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Attualità | 06 novembre 2015, 19:02

Sciopero degli addetti della grande distribuzione: domani a rischio la spesa ancha a Cuneo

Potrebbero esserci disagi, se ci sarà un'alta adesione, nei supermercati e ipermercati della provincia oltre che in molte catene di negozi

Sciopero degli addetti della grande distribuzione: domani a rischio la spesa ancha a Cuneo

Anche a Cuneo, come in tutta Italia, domani è previsto lo sciopero dei dipendenti di aziende associate a Federdistribuzione, Confesercenti e Distribuzione Cooperativa per il rinnovo del contratto. Spesa a rischio, quindi, in tutta Italia. 

Nel capoluogo della Granda il presidio si terrà dalle 9.30 alle 12 in corso Dante. Sarà la prima delle due giornate di mobilitazione e sciopero, proclamate da Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL, per i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro per i dipendenti della grande distribuzione sia privata che cooperativa, e per il rinnovo del contratto nazionale del commercio di Confesercenti.

Per Filcams, Fisascat e UILTuCS "la distanza con la controparte è incolmabile e ha reso inevitabili iniziative di lotta e mobilitazione".

Dopo il 7 novembre, in assenza di segnali, è già in programma un'altra giornata di sciopero unitario per il 19 dicembre, quindi a ridosso del Natale. Federdistribuzione ha invece ribadito "la volontà di proseguire la negoziazione".

Va sottolineato che in Italia parliamo di una forza lavoro di circa 500mila addetti, che negli anni hanno vissuto, secondo i sindacati, un netto peggioramento delle loro condizioni lavorative: le continue disdette della contrattazione integrativa aziendale hanno infatti determinato un forte peggioramento di diritti ed ulteriore perdita salariale; le procedure di licenziamento collettivo, i contratti di solidarietà, il ricorso alla cassa integrazione deteriorerebbero, infatti, le condizioni di lavoro in punti vendita aperti 365 giorni all’anno, spesso 24 ore al giorno.

Tra i supermercati troviamo i principali nomi, così come sono chiamati alla mobilitazione i dipendenti di molte catene di negozi presenti in tutto il mondo.

La Fida-Confcommercio sottolinea che lo sciopero di domani non riguarda invece le imprese e i 3 milioni di lavoratori che hanno rinnovato il contratto del terziario il 30 marzo scorso.

rg

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