Oltre 500 registrazioni provenienti in maggioranza dall’Italia, ma anche da Francia, Slovenia, Germania, Austria e Svizzera all’incontro in programma nella giornata di ieri, venerdì 22 gennaio, presso il Centro Incontri della Provincia di Cuneo: sala gremita per la conferenza dal titolo “La popolazione di lupo sulle Alpi: status e gestione”.
Un’intera giornata aperta al pubblico dove si è affrontato il tema del ritorno naturale del lupo sulle Alpi, con approfondimenti sullo status dell’animale in Italia, Francia e Slovenia, sulla conservazione della specie e sulla sua gestione.
I territori montani della Granda rappresentano un bacino importante di studio e monitoraggio vista l’alta presenza di branchi nelle nostre vallate. Il lupo ha rischiato di sparire dalle Alpi con una progressiva diminuzione della specie iniziata nella seconda metà del Settecento che è continuata fino agli anni Settanta del secolo scorso quando si è registrata la sparizione dell’animale dall’arco alpino. Verso la fine degli anni ’90 il lupo è riapparso con i primi branchi registrati in Valle Pesio e Valle Susa. Da qui è nato il “Progetto Lupo” dove si è agito sul monitoraggio delle varie specie ricomparse sulle nostre montagne.
Il progetto è terminato nel 2012 per mancanza di fondi ed è stato ripreso alla fine del 2013 con il progetto “Life Wolfalps”, tra le cui iniziative è tornata ad esserci il monitoraggio con azioni coordinate non invasive volte al raccoglimento di dati e valutazioni sulle tendenze demografiche. Un network che conta oggi 253 operatori su 37 enti distribuiti su tutto l’arco alpino. Il Piemonte, nelle analisi 2014-2015, rimane la zona con il più alto numero di branchi, con un alta concentrazione nel cuneese e nel torinese, dove si registrano 21 branchi: la maggior parte di questi sono presenti in Granda dove se ne contano 14 e dove si evidenziano due coppie, una delle quali potrebbe formare nel prossimo anno un probabile quindicesimo branco.
Nella mattinata il convegno si è sviluppato sulle azioni concrete per la conservazione della specie con l’intervento di professionisti del settore come Arianna Menzano, Luca Rossi, Francesca Marucco, il coordinatore del progetto Giuseppe Canavese e il capitano del Corpo Forestale Paolo Salsotto.
Fra i relatori del pomeriggio, dove si è parlato della popolazione condivisa fra i vari Stati alpini e dell’importante tematica della convivenza tra uomo e lupo, sono intervenuti Luigi Boitani, Francesca Marucco, Christophe Duchamp (Francia), Caroline Nienhus (Svizzera) e HubertPotocnik (Slovenia), Georg Rauer (Austria) e Manfred Woelfl (Germania).
La conferenza è stata organizzata in partnership con il memorial “Danilo Re” e in collaborazione con la Convenzione delle Alpi, con la quale è in programma il 20 e il 21 gennaio un meeting interno della Piattaforma Wiso, presso il Parco naturale delle Alpi Marittime a Valdieri.










