Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti risponde all'interrogazione parlamentare presentata dal Sen. Michelino Davico sull'Unicalce di Bernezzo.
"Con riferimento all’interrogazione in oggetto, concernente la richiesta di utilizzo del combustibile pet – coke della Unicalce SPA Bernezzo presso la cava di Bernezzo, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente Direzione Generale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue. Si fa presente, in via preliminare, che la legge attribuisce specifica competenza in materia alla Regione o al soggetto da essa delegata, la provincia di Cuneo nel caso specifico. Il relativo procedimento di rilascio dell’autorizzazione prevede il coinvolgimento di una pluralità di soggetti, anche nell’ambito di una specifica conferenza di servizi. Al riguardo si evidenzia che tra questi soggetti non figura il Ministero dell’Ambiente, che non ha dunque facoltà di intervenire nello specifico procedimento, né di sindacare l’operato dell’autorità competente. Si segnala, inoltre, che il pet-coke è un combustibile ammesso dalla legge. La normativa vigente, tuttavia, prevede che nel corso dell’istruttoria l’autorità competente effettui la dovuta analisi sulle prestazioni (e in particolare sui livelli di emissione di inquinanti) che l’installazione deve garantire, a prescindere dal tipo di combustibile impiegato, prestazioni che devono di norma conformarsi ai “livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili” (BAT-AEL) specificamente fissati per i cementifici dal documento comunitario “Conclusioni sulle BAT” del marzo 2013. Sull’argomento, si segnala che il progetto di conversione di uno dei due forni a metano dell’Unicalce S.p.A. di Bernezzo in un impianto che utilizza pet-coke ha ottenuto l’assenso dalla Conferenza dei servizi. Tale conferenza si è riunita in Provincia di Cuneo in data 20 gennaio 2016 per l’esame delle integrazioni presentate dall’azienda su richiesta dell’Ufficio Ambiente della Provincia e dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA). La Conferenza ha tenuto conto del parere favorevole della Provincia che ha approfondito gli aspetti procedurali e normativi della vicenda esprimendo anche valutazioni tecniche specialistiche, nonché del parere dell’ARPA che ha espresso valutazioni specifiche sulle ricadute dei fumi sul terreno. E’ stato preso in esame anche il parere dell’Azienda- Sanitaria Locale di Cuneo (ASL Cn1), assente alla riunione, ma che ha ribadito in una nota del servizio Igiene e sanità pubblica, il proprio parere favorevole al progetto. L'unico parere contrario è stato quello espresso dal sindaco di Bernezzo. Ad ogni modo, spetterà all’Arpa Lo stabilimento dovrà comunque adottare una serie di prescrizioni e obblighi precisi che riguardano il sistema di controllo e monitoraggio dei fumi emessi dai due forni, oltre ad analisi periodiche sul pet-coke utilizzato, sui filtri e le polveri. Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato anche al fine di un’eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali".













