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Agricoltura | 04 novembre 2016, 12:38

Il 43,6% delle domande non verrà accolto: protesta di Confagricoltura Piemonte contro la gestione dei PSR

Nelle settimane scorse, e ancora di recente, Confagricoltura aveva denunciato l’inadeguatezza degli stanziamenti per le misure concernenti gli insediamenti dei giovani agricoltori e gli investimenti aziendali

Il 43,6% delle domande non verrà accolto: protesta di Confagricoltura Piemonte contro la gestione dei PSR

"La Regione Piemonte esclude troppe aziende dai finanziamenti europei". A denunciarlo è Confagricoltura Piemonte, che questa mattina ha manifestato davanti all’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte contro la gestione del Programma di Sviluppo Rurale.

Una rappresentanza di agricoltori provenienti  da tutto il territorio ha protestato contro il modo in cui è stato gestito finora il PSR 2014-2020: un vero fallimento, secondo l’organizzazione professionale agricola, perché si penalizzano le imprese, si limita fortemente il ricorso all’innovazione, si frena un processo virtuoso di crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente e si impedisce ai giovani di dedicarsi professionalmente all’agricoltura.  

"Nonostante la dotazione finanziaria del Psr sia di oltre 1 miliardo e 90 milioni di Euro", denuncia Confagricoltura Piemonte, "mancano le risorse per i giovani e l’agroambiente. Le cifre parlano chiaro: su 4.490 domande presentate (cioè che avevano i requisiti previsti, pur in presenza di criteri estremamente penalizzanti) la Regione ne esclude 1.956. Il 43,6% di chi ha fatto domanda non otterrà i finanziamenti".

"Per quanto riguarda alcune misure agroambientali", prosegue, "finalizzate a migliori tecniche di lavorazione, più rispettose dell’ambiente e del microclima, si arriva anche al 76% di domande escluse". 

Nelle settimane scorse, e ancora di recente, Confagricoltura aveva denunciato l’inadeguatezza degli stanziamenti per le misure concernenti gli insediamenti dei giovani agricoltori e gli investimenti aziendali. Ora, con la pubblicazione delle graduatorie relative alle misure agroambientali la situazione si è ulteriormente aggravata. "Troppe aziende", spiega Confagricoltura, "che hanno presentato domanda sono escluse. E’ arrivato il momento di protestare contro questa cattiva gestione dei fondi europei, contro i ritardi e la mancanza di una linea coerente di crescita per il settore primario italiano e piemontese".

redazione Torinoggi.it

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