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Attualità | 30 novembre 2016, 08:30

“Se c'è un investitore arabo si materializzi”, lo chiedono i cittadini di Limone Piemonte e Vernante (VIDEO)

I vertici LIFT smentiscono la notizia dell'investimento milionario da parte di un fondo con sede a Dubai e organizzano una conferenza stampa domenica sera al teatro "Alla Confraternita"

“Se c'è un investitore si materializzi e ben venga”. È la risposta unanime dei cittadini di Limone Piemonte e Vernante alle voci di un possibile investitore arabo che sarebbe intenzionato a mettere circa 8.500.000 euro nella LIFT e molti altri nella valle Vermenagna per alberghi e promozione.

Tutto è partito a inizio novembre quando alcuni azionisti LIFT, che rappresentano il 35% del capitale sociale, hanno proposto agli organi di governo e controllo un aumento del capitale sociale per circa 8.500.000 di euro con richiesta di convocazione di apposita assemblea straordinaria dei soci.

Come puntualizza l'avvocato dei richiedenti Daniele Portinaro: “Alla sottoscrizione del proposto aumento, anche per la componente che risultasse inoptata, si è dichiarato disponibile un investitore estero di primario standing, nonché già attivo in ambito internazionale, con potenziale buon esito dell’operazione ed inevitabile eco fuori dei confini nazionali, a tutto beneficio della promozione delle attività di LIFT e del contesto territoriale in cui la stessa opera”.

La proposta di ingresso nella società sarebbe stata avanzata da parte del Fondo NADIRA FZE con sede in Dubai. Tuttavia finora nessuna assemblea straordinaria è stata convocata dal cda della LIFT. Perché? È la domanda che tutti si pongono in valle.

La risposta arriva da un comunicato dei vertici LIFT: “Si tratta di notizie prive di fondamento. A seguito di contatti diretti e immediati con qualificati operatori del settore a Dubai, è stato infatti accertato che ivi non esiste alcun Fondo denominato NADIRA FZE, né risultano fondi diversamente denominati comunque interessati a investire a Limone Piemonte. I chiarimenti richiesti dal CdA in merito all’operazione ipotizzata sono rimasti ad oggi privi di riscontro”.

“L’iniziativa è stata condivisa con larga parte dell’azionariato sociale – replica l'avvocato Portinaro -. La mancata convocazione dell’assemblea straordinaria per valutare l'aumento di capitale preclude agli azionisti di decidere su un argomento di estrema rilevanza per le sorti della Società, che vive un momento di profonda stagnazione e che necessiterebbe quantomai dell’apporto di nuova finanza per risollevarsi. Di qui, il concretizzarsi di danni alla Società stessa, che vede sfumare indubbie chance di sviluppo, con il rischio di allontanamento degli investitori qualificati e la conseguente incisione dei diritti patrimoniali e non degli azionisti LIFT”.

Il risultato è che tra i cittadini serpeggi molta confusione. In pochi parlano alla nostra telecamera. Molti vogliono restare anonimi: “Le cose in valle non vanno benissimo da qualche anno. Vogliamo sapere se è vero che c'è un investitore, se è vero che è stato rifiutato e perché; altrimenti se è una bufala non cambia niente”.

Di diverso avviso Ivano Alessandria dell'agenzia immobiliare di Limone Giotto Abitare: “Guardo i fatti, sto ricevendo numerosissime telefonate di ringraziamento per i cannoni nuovi fatti arrivare dal vice presidente Lift Nicola Dalmasso; degli arabi solo voci. Riapriremo di più le seconde case grazie al management che senza proclami ha portato i cannoni”.

Tutto verrà chiarito in una conferenza stampa convocata dai vertici LIFT e aperta al pubblico domenica 4 dicembre alle ore 21 presso il teatro “Alla Confraternita” di Limone Piemonte.

Intanto il consiglio comunale limonese riunitosi martedì sera non ha approvato la mozione per il conferimento degli impianti di risalita comunali al capitale della LIFT spa. “È prematuro pensare alla costituzione di una commissione consiliare paritaria e unitaria per aprire le trattative con la LIFT che oggi non ha una gestione unitaria - ha dichiarato il sindaco Angelo Fruttero -. Dobbiamo aspettare, al momento il terreno non è ideale”.

“Un'occasione mancata”, ha replicato il consigliere di minoranza Domenico Clerico.

cristina mazzariello

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