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Attualità | 03 dicembre 2017, 18:50

"Sulle strade della Granda 10mila incidenti e 360 vittime in 8 anni"

Il capo di gabinetto della Provincia, Pietro Pandiani, è intervenuto a Vicoforte durante il convegno sulla sicurezza stradale. "15mila i feriti totali, ma il trend è in miglioramento"

"Sulle strade della Granda 10mila incidenti e 360 vittime in 8 anni"

"In 8 anni, dal 2009 al 2016, si sono registrati sul nostro territorio circa 10mila incidenti, con 360 vittime, 45 delle quali erano pedoni. I feriti sono stati 15mila. In generale, dal 2009 si rileva un trend costantemente migliorativo, con un rallentamento dal 2015".

Con queste parole Pietro Pandiani, capo di gabinetto della Provincia di Cuneo, si è rivolto all'uditorio in occasione del convegno sulla sicurezza stradale, andato in scena presso la sala incontri di "Casa Regina Montis Regalis", a Vicoforte, nel pomeriggio di venerdì 1 dicembre.

Un appuntamento ideato e fortemente voluto dal consigliere comunale di Mondovì Tancredi Bruno di Clarafond, che ha commentato: "Ringrazio il sindaco Paolo Adriano che ha compreso l'importanza del convegno, cogliendo l'opportunità di trattare un argomento sentito, ovvero l'utilizzo dell'autovelox quale mezzo finalizzato alla garanzia della sicurezza, della prevenzione e della salvaguardia della vita umana. L'Anci ha inoltre colto l'occasione offerta, rendendosi promotrice del pagamento della sala e ribadendo così il suo sostegno agli interessi dei Comuni".

L'evento, a cui hanno partecipato amministratori, autorità militari e avvocati, è stato impreziosito dalla presenza del Comandante della Polizia Stradale di Cuneo, Franco Fabbri, e dell'avvocato Alessandro Viglione: il primo ha illustrato la normativa che regola i servizi di controllo della velocità, commentando poi la recente direttiva del Ministero dell'Interno circa le metodologie di effettuazione dei servizi di presegnalazione e visibilità delle postazioni di controllo, mentre il secondo ha condiviso con il pubblico una riflessione sull'opportunità della scelta del legislatore di ricorrere in campo penale ad una produzione normativa esasperatamente analitica.

Infine, è intervenuto il Giudice di pace Fausto Nasi, che ha asserito: "Per legge, quando non esiste una prova certa in ordine alle responsabilità del ricorrente, il giudice deve tecnicamente accogliere il ricorso. L'onere probatorio è in carico alla pubblica amministrazione".

Alessandro Nidi

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