Mondovì non effettuerà il censimento degli edifici vuoti e inutilizzati: questa è la decisione adottata dal Consiglio comunale, che ha respinto a maggioranza l'ordine del giorno dei consiglieri Paolo Magnino(Partito Democratico), Stefano Tarolli (Mondovì a Colori) e Luciano D'Agostino (Mondovì Attiva).
"Chiediamo un censimento mirato e capillare degli edifici (pubblici e privati) sfitti, vuoti e inutilizzati esistenti in città e nelle frazioni del Comune, verificandone zona per zona la quantità, la metratura, la destinazione d'uso, lo stato di manutenzione e di fatiscenza": una richiesta che dunque non troverà risvolti positivi, in quanto ritenuta "inutile" dal sindaco, Paolo Adriano.
"In verità i dati ce li abbiamo già dall'Imu, dalla Tasi e dalla Tari - ha asserito -. Non avrebbe senso andare casa per casa a verificare i vari parametri. Chi lo farebbe? Dovremmo incaricare uno studio e spendere soldi pubblici o affidare il compito ai nostri uffici, affossandoli ulteriormente?".
Non soddisfatto Tarolli: "Era l'occasione per dare un segnale, in quanto c'è la necessità di tutelare il nostro suolo e, soprattutto, perché la sensibilità politica sul tema è andata aumentando rispetto a venti o trent'anni fa".
In Breve
mercoledì 29 marzo