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Attualità | 31 dicembre 2024, 13:00

Una montagna di polemiche per la terra allo scaricatore, ancora sui banchi del Consiglio di Mondovì

Il sindaco: "Lo smaltimento non pesa di un solo euro sulle casse comunali ed è un risparmio anche per la SMA". Il consigliere del centrosinistra Cesare Morandini: "Un colpo di fortuna"

Una montagna di polemiche per la terra allo scaricatore, ancora sui banchi del Consiglio di Mondovì

È nuovamente stato oggetto di discussione il cantiere dello "scaricatore" di Parco Europa. 

A portare nuovamente l'argomento sui banchi del consiglio i consiglieri del centrosinistra Laura Gasco, Cesare Morandini e Davide Oreglia che hanno chiesto chiarezza su documenti e cifre delle spese sostenute per lo smaltimento della terra del cantiere. 

Il materiale derivante dalle operazioni di scavo, classificato non come scarto ma come sottoprodotto e quindi riutilizzabile, come annunciato negli scorsi mesi, è in corso di rimozione grazie alla SMA - Società Monregalese Ambiente, con sede in piazza Santa Maria Maggiore, che ha risposto alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune. Nel corso del consiglio del 25 novembre il sindaco, Luca Robaldo, era intervenuto sull'argomento spiegando che la terra sarebbe stata rimossa a costo zero, non gravando sulle casse comunali e con un grande risparmio, visto il preventivo di un ex consigliere comunale, titolare di una ditta di escavazioni (il nome non era emerso, ma era chiaro il riferimento a Mauro Gasco, che ha poi replicato sui giornali, ndr). 

A questo punto il centrosinistra ha presentato una richiesta di chiarimento: "Nel corso del Consiglio comunale del 25 novembre 2024 il sindaco ha fatto riferimento ad un preventivo giunto agli uffici da parte di un “ex consigliere comunale” titolare di una ditta di escavazioni, per lo smaltimento della terra del cantiere, preventivo ammontante alla cifra di euro 145.000. Con un successivo comunicato stampa del 2 dicembre, un ”ex-consigliere comunale” titolare di un’impresa di escavazioni precisava di avere inviato un preventivo agli uffici del comune, ma indicando solo il prezzo dello smaltimento a metro cubo, differenziato a seconda della categoria della terra da rimuovere, senza presentare cifre ulteriori; questo dietro l’impossibilità, da parte degli uffici comunali, di quantificare la terra da smaltire. I consiglieri chiedono dunque se siano giunti agli uffici preventivi per lo smaltimento della terra del cantiere dello scaricatore: quanti siano, in quali date siano giunti, quali siano i costi prospettati, e  soprattutto a quale di questi preventivi il Sindaco abbia fatto riferimento in modo pubblico nella seduta del 25 novembre 2024. Il secondo fatto di cui si chiede chiarezza riguarda la SMA, che ha aderito, nei termini previsti, all’avviso esplorativo per manifestazioni di interesse all’acquisizione di sottoprodotti derivanti dallo scavo del cantiere pubblicato dal Comune di Mondovì. L’Amministrazione conosce l’ammontare della spesa affrontata (o stimata) da SMA per la rimozione della terra? Intende accertarsene, dal momento che la spesa è a carico di tutti i Comuni consorziati e quindi anche del Comune di Mondovì?".

"Il Comune è in possesso di un preventivo della ditta di escavazioni Gasco Mauro - ha risposto il primo cittadino -. Nello scorso consiglio mi riferivo a questo che è agli atti: il preventivo è diviso in due parti, una per il materiale considerato sottoprodotto che indica un costo di 15euro al metro cubo per trasposto e smaltimento (90mila in totale senza iva, 109mila con l'iva al 22%). Il conto è fatto moltiplicando la spesa per i metri cubi della terra a parco Europa, una semplica operazione matematica. Il preventivo indica poi come costo 26,50 euro al metro cubo (193mila euro ivato) per la terra non considerata sottoprodotto. La cifra 145mila che ho indicato nella scorsa assemblea era una media tra le due cifre, ho cercato di essere gentile, ma evidentemente non mi è riuscito". 

Sugli eventuali costi per i cittadini il sindaco ha spiegato: "La SMA ha partecipato alla manifestazione di interessa indetta dal comune perché gestisce la discarica di Magliano Alpi e utilizza questo materiale per chiudere il sito e ha necessita di 6.822 metri cubi di terra. Osservando i costi per l'acquisto della terra al metro cubo la spesa sarebbe stata di oltre 76mila euro, acquisendo gratis quella di parco Europa (circa 6mila metri cubi), la ditta ha risparmiato circa 49mila euro. In conclusione il Comune non ha speso un solo euro e la SMA ha risparmiato, un guadagno per tutti". 

Il consigliere Cesare Morandini: "L'interrogazione andava fatta. Se i numeri sono questi c'è poco da dire, ma se non ci fosse stato questo colpo di fortuna questo fatto sarebbe stato ricordato come ‘quella volta in cui  il comune non aveva calcolato come smaltire la terra del cantiere dello scaricatore", invece...è andata bene".

"Negli uffici lavorano persone capaci ed è grazie a loro che abbiamo trovato questa soluzione" - ha concluso il sindaco -"La vecchia versione del centrosinistra l’avrebbe chiamata economia circolare, ora la chiamate fortuna”.

Arianna Pronestì

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