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Economia | 21 luglio 2018, 11:08

Conviene fare trading? [Cosa sapere per avere aspettative ragionevoli]

Storie personali che sono tutte diverse tra loro ma che hanno alcuni punti in comune che possono essere analizzati e sicuramente in parte spiegati e risolti.

Conviene fare trading? [Cosa sapere per avere aspettative ragionevoli]

La domanda ci arriva da un lettore delle rubrica. "Sono appassionato di investimenti finanziari e leggo diverse riviste del settore. In passato mi sono dilettato a comprare e vendere azioni dopo avere fatto un corso che millantava risultati strabilianti ed un arricchimento quasi sicuro. Tuttavia la mia esperienza non è stata positiva. Dove ho sbagliato? Conviene impegnare soldi ed energie per speculare ed investire oppure i risultati sono negativi per tutti?"

 

Buongiorno e grazie per la domanda.

La sua riflessione porta alla luce l'esperienza di tante persone che ho incontrato; storie personali che sono tutte diverse tra loro ma che hanno alcuni punti in comune che possono essere analizzati e sicuramente in parte spiegati e risolti.

Veniamo alle statistiche: i dati ufficiosi che circolano tra gli addetti ai lavori direbbero che la sua  esperienza è condivisa da tanti, e a questo punto occorre fare delle riflessioni articolate.

Ci sono stati periodi storici (pensiamo al 2011, o al 2009) in cui le borse mondiali avevano subito batoste notevoli - ovviamente recuperate con gli anni - e sentire delle affermazioni come la sua sorprendeva molto meno. Ma non è il caso di questo  momento storico.

Ci troviamo in un periodo in cui le principali borse mondiali hanno messo a segno una serie molto lunga dei performances positive, quindi la colpa non può essere attribuita al mercato.

Le riporto, a beneficio suo e di tutti i lettori, il grafico dell'andamento delle borse mondiali in questi ultimi anni, in modo da contestualizzare meglio i nostri ragionamenti.

E' il grafico dell'indice MSCI World che racchiude i principali indici delle borse dei paesi sviluppati.



E' abbastanza sorprendente scoprire che la maggior parte dei traders privati è riuscita a perdere soldi in un periodo in cui le borse mondiali hanno offerto grandi soddisfazioni a chi, senza fare nulla, si è limitato ad acquistare ed aspettare.

E' possibile "battere il mercato"?

Il tema è controverso

Una dottrina molto affermata sostiene da tempo su come sia molto difficile riuscire a "battere il mercato", ovvero come sia meglio, almeno nel caso degli indizi azionari, limitarsi a comprare ed aspettare per lunghi periodi, approfittando delle fasi di calo per incrementare le proprie posizioni, il CD Buy & Hold (compra e tieni) - vedi John Boogle fondatore di Vanguard, etc.

Non tutti concordano su questa visione. Per la mia esperienza una gestione attiva basata su un metodo disciplinato può - se applicata correttamente - migliorare notevolmente il rapporto rischio rendimento. Non tanto il rendimento totale nel lungo periodo, quindi, ma la gestione delle fasi di ribasso che tanto disturbano gli investitori privati.

Al di là di come la si pensi - entrambe queste dottrine hanno ferventi sostenitori fra i più grandi investitori mondiali  - qui stiamo parlando di una cosa diversa-. Stiamo parlando di una moltitudine di investitori che sono riusciti a perdere mentre il mercato guadagnava.

Per dirla con una espressione di Alberto Foà è come riuscire a viaggiare ai 40 KM all' ora su un treno che viaggia a 120 Km orari.

Un ragionamento fallace

La parte più importante della sua domanda la riscontro nel passaggio in cui parla del "Corso che millantava risultati strabilianti ed un arricchimento quasi sicuro".

Non conosco i dettagli del corso che ha seguito, ma ci sono dei punti fondamentali da chiarire

La maggior parte dei piccoli traders privati che si affaccia sul mercato ha queste due pericolosissime convinzioni:

- che con gli investimenti in borsa sia possibile sia possibile "arricchirsi velocemente" 
- che sia sufficiente un corso di poche lezioni per diventare dei traders o investitori esperti imparando metodi segreti di varia natura.

Purtroppo non tanto il mercato di borsa, ma proprio la vita in generale, non funziona in questo modo. Potrei citarle molti casi di persone che hanno commesso gli stessi errori di valutazione in attività completamente diverse e che probabilmente non riusciranno mai più a ripagare i debiti che hanno contratto per ripianare le perdite subite.

Pretendere di arricchirsi velocemente e con pochi sforzi, a maggior ragione in un settore che si è appena conosciuto, è una strada lastricata di insuccessi e che conduce nella maggior parte dei casi al disastro economico. In borsa e fuori.

L'effetto Dunning-Kruger

Nel 1999 veniva pubblicato il paper  "Unskilled and Unaware of It: How Difficulties of Recognizing One’s Own Incompetence Lead to Inflated Self-assessments" che diventò un classico per spiegare come sia molto difficile riconoscere la propria ignoranza e incompetenza - noto come effetto di Dunning Kruger.

Si tratta di un paper in cui i due studiosi descrivono magistralmente come proprio le persone meno esperte tendano a sopravvalutare le proprie capacità. Fino al test di realtà, che è quasi sempre disastroso.

Purtroppo molti corsi di formazione, in vari tipi di attività - imparare ad investire è purtroppo uno di quelli - devono il loro successo proprio a questo tipo di sindrome e quindi sul convincere le persone di poter realizzare cose impossibili basandosi sulla loro ignoranza del contesto generale.

Usciti da questi corsi si ha spesso una pericolosissima idea distorta della realtà e si crede di essere molto più esperti di quanto non lo si sia. Di poter realizzare qualunque cosa con la semplice forza di volontà e motivazione.

La forza di volontà e l'autostima sono sicuramente spinte molto importanti e benefiche nelle attività umane, ma se sconfinano nella pura fantasia e nella negazione della realtà possono diventare pericolose.

Se mi iscrivo alla maratona perché sono un neofita convinto di battere tutti i concorrenti, la cosa peggiore che mi può capitare è di non riuscire a completarla, di rimanere molto deluso e di prendere in odio la corsa podistica.
Sarebbe certamente meglio impegnarsi a migliorare i propri risultati con il tempo e magari, se la nostra genetica lo consente, iniziare poi ad ottenere dei buoni piazzamenti. Il danno però è circoscritto.
Viceversa se intraprendo con la stessa mentalità delle attività in cui rischio di mettere a repentaglio la salute o il patrimonio famigliare le cose cambiano, e i sogni di gloria da potente alleato si trasformano in un pericoloso nemico.

Si consideri quindi - per avere dei terimini di paragone oggettivi - che per un gestore professionista è considerato sfidante riuscire a mantenere un ritmo di rendimento superiore al 7% annuo con costanza e rispettando le normative vigenti in tema di diversificazione. Questi sono risultati ottenibili con la abilità e l'esperienza senza mettere in serio pericolo le proprie finanze e nel lungo periodo i risultati sono strabilianti. Warren Buffett leggenda vivente dell'investimento azionario, tra gli uomini più ricchi del pianeta, può vantare un rendimento annuo del 20%

Il dato dovrebbe far riflettere quelli che vendono corsi per ottenere gli stessi risultati in un mese con regolarità e pochi rischi.

A me ricordano molto quelli che raccontano del cugino che riesce a correre la maratona in meno di due ore - Salvo che stranamente non è mai apparso su una rivista sportiva come campione mondiale -

Per concludere

Investire (o speculare) sono attività che permettono di valorizzare il proprio patrimonio nel tempo, possono essere apprese e - più saggiamente - in parte delegate.
Viceversa l'arricchimento rapido è una chimera pericolosa, che nel tempo può portare solo a disastri e che va accuratamente evitata.

Chi lo propone è un pericoloso truffatore e conoscere i ritmi reali a cui viaggia il mondo può essere utile a mantenere queste persone più lontano possibile dalla propria vita.

Quindi, prima di tutto viene la pianificazione per obiettivi di vita, poi l'investimento - che deve tenere presente la realtà vera, non quella dipinta da venditori senza scrupoli -

Sperando di averle risposto la ringrazio ancora e la invito a continuare a studiare per prendersi cura del proprio patrimonio, ma con aspettative ragionevoli.


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Fabrizio Monge

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