È già in Sicilia, più precisamente a Troina, in provincia di Enna, dove il Siracusa, sua nuova squadra, sta svolgendo la preparazione estiva in vista della stagione 2018/19, che lo vedrà protagonista in Serie C. Con la maglia degli aretusei, infatti, scenderà in campo nel prossimo campionato anche Maurice Gomis, arrivato da pochi giorni in prestito dalla Spal. Il portiere cuneese, classe 1997, fratello di Lys e Alfred, quest'ultimo convocato dal Senegal agli ultimi Mondiali, è reduce da una bella stagione alla Nocerina, nella quale ha attirato su di sé l’interesse di diverse squadre, tra le quali Benevento, Parma e Avellino, prima di firmare per la Spal, nella quale gioca anche suo fratello Alfred.
Ora il prestito a Siracusa, dove è pronto a vivere un anno da protagonista. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con lui nella seguente intervista, nella quale Maurice ha voluto anche ricordare suo papà Charles, “senza il quale – ha sottolineato – non saremmo arrivati a questo punto”.
Ciao Maurice. Hai appena iniziato una nuova avventura: cosa ti ha spinto ad accettare la proposta del Siracusa?
«In queste settimane abbiamo valutato insieme alla Spal quale fosse il percorso migliore per me da seguire, se restare in rosa a Ferrara in Serie A oppure giocare in una categoria inferiore. Abbiamo optato per quest’ultima opzione, anche perché nel frattempo si è fatto vivo il Siracusa. Mi ha convinto l’ottima situazione societaria e ambientale, la bella storia del club e l’importanza di questa città. Ho capito che non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione».
Qual è stato il tuo primo impatto con questa realtà e quali sono le tue aspettative?
«L’impatto è stato molto positivo perché in questa rosa ci sono calciatori che hanno giocato in categorie importanti e ci sono tutti i presupposti per disputare una bella stagione. Per quanto riguarda le mie aspettative, penso di essere nella piazza giusta per crescere e maturare, anche perché dovrei avere un buon minutaggio durante la stagione».
È vero che sei stato cercato anche dal Cuneo?
«Si, posso confermarlo, pure il Cuneo si era fatto sotto. Tornare a casa sarebbe stato bello ma ho ritenuto che il Siracusa fosse un’occasione troppo buona per lasciarsela sfuggire».
Sei sotto contratto con la Spal, club di Serie A: quanto è grande e concreto il sogno di esordire in Serie A?
«Certamente la Spal mi ha concesso una bella opportunità facendomi firmare un contratto di tre stagioni. Significa che credono in me e nutrono delle aspettative nei miei confronti. Mi hanno messo nelle migliori condizioni possibili quando sono andato con loro in ritiro. Ovviamente sogno di esordire un giorno in Serie A e arrivare il più in alto possibile con la Spal ma in questo momento concentriamoci sul presente e sul Siracusa, facciamo un passo alla volta e seguiamo il nostro percorso».
Nella passata stagione sei stato votato miglior portiere della Serie D.
«È stata una bella soddisfazione, perché era uno degli obiettivi personali che mi ero posto alla vigilia della passata stagione. Una cosa che mi ha fatto particolarmente piacere, poi, è il fatto che mi sono lasciato molto bene con i tifosi della Nocerina, anche se purtroppo non siamo riusciti a vincere il campionato».
Ancora non sono stati stabiliti i gironi della prossima Serie C; ti farebbe piacere affrontare il Teramo dove gioca tuo fratello Lys?
«Ci stavo pensando anch’io e vista la posizione geografica potrebbe esserci anche questa possibilità. Se dovesse capitare sarebbe sicuramente una bella esperienza perché tra noi ci sono otto anni di differenza e non abbiamo mai avuto l’occasione di giocare l’uno contro l’altro. Probabilmente proverei una sensazione strana ma dall’altra parte sarebbe una bella soddisfazione, perché non capita spesso di vedere due fratelli difendere i pali delle due squadre in campo in un campionato professionistico».
Tuo fratello Alfred, invece, è stato convocato dal Senegal per il Mondiale di Russia; che effetto ti ha fatto?
«Sicuramente è stato molto strano e bello. Anche in questo caso non capita certo tutto i giorni di avere un fratello che partecipa alla più grande competizione calcistica al mondo. È stata una soddisfazione enorme per tutti noi e ancora maggiore per lui, che ha realizzato il sogno di una vita».
A proposito: cosa ti ha detto quando hai firmato per la Spal?
«Dopo la bella stagione con la maglia della Nocerina ho ricevuto diverse offerte da club di Serie A e B, una cosa che ovviamente mi ha fatto molto piacere. La Spal mi ha seguito per tutta la stagione e quando è arrivato il momento di prendere una decisione mi sono confrontato con la mia famiglia, così mio fratello Alfred mi ha consigliato di accettare la proposta della Spal, perché conosce bene l’ambiente e secondo lui sarebbe stata la scelta migliore. Ha ragione, perché appena messo piede a Ferrara ho subito trovato una società organizzata e professionale, che merita quanto ha ottenuto in questi anni e mi auguro possa fare ancora meglio in futuro».
Tre fratelli nel calcio professionistico, una cosa che si vede raramente: qual è il vostro segreto?
«La nostra è sicuramente una bella favola proprio perché non succede spesso una cosa del genere. Se oggi ci troviamo tutti insieme in realtà così importanti lo dobbiamo sicuramente al tanto lavoro e i sacrifici che abbiamo fatto, ma soprattutto a nostro padre (Charles, ndr) che ha fatto mille sacrifici per noi quando eravamo piccoli portandoci su questa strada. Non fosse stato per lui, oggi non saremmo certo a questo punto».
Se vostro padre potesse vedere dove siete arrivati in questo momento, quanto sarebbe felice per voi?
«Tantissimo, soprattutto dopo la convocazione mondiale di Alfred. Aveva già visto Lys esordire in Serie A e gli mancava soltanto di vedere uno dei suoi figli partecipare a una Coppa del Mondo. Purtroppo non ha potuto vederlo di persona ma sicuramente l’avrà fatto da lassù».
I tuoi fratelli hanno entrambi esordito in Serie A e nella nazionale senegalese: come si dice, non c’è due senza tre. Ci pensi mai a questa possibilità?
«Tante persone che conosco mi ci hanno fatto pensare. Per quanto mi riguarda, però, sono ancora molto giovane e devo concentrarmi soltanto sul lavoro e gli allenamenti. Ho tanti obiettivi che mi sono posto per il futuro e sono consapevole che per raggiungerli dovrò continuare a lavorare con tanto impegno e sempre maggiore determinazione. Adesso sono concentrato al cento per cento sulla preparazione e sul Siracusa».













