Partita la stagione, prezzi "democratici" per il Tartufo Bianco d'Alba

Dopo la fine del periodo di fermo biologico, è partita il 21 settembre scorso (e proseguirà fino a fine gennaio) la raccolta del Tartufo bianco d'Alba, che quest'anno - secondo le previsioni Coldiretti - si preannuncia eccellente. Le condizioni climatiche dell'estate,con piogge abbondanti, fanno infatti sperare in una raccolta da record per il Tuber magnatum Pico, che si sviluppa in terreni freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione.

Archiviata, dunque, la disastrosa scorsa annata segnata dalla siccità, le stime positive poggiano sulla abbondante neve invernale e su una estate molto umida. "Tutto ciò - continua la Coldiretti - dovrebbe consentire quotazioni più abbordabili rispetto al 2017, anno in cui al borsino del tartufo di Alba è stato raggiunto il massimo storico di 6000 euro al chilo per pezzature medie attorno ai 20 grammi".

Secondo gli addetti ai lavori, in questi giorni il prezzo del pregiato fungo ipogeo dovrebbe viaggiare intorno ai 250-300 euro all'etto, con una tendenza all'aumento dei prezzi medi, almeno fino a metà mese, quando - in virtù delle fasi lunari - nuove trifole dovrebbero nascere nel sottosuolo di Langhe e Roero, con la conseguente flessione dei costi.

Spazio, quindi, ai circa duemila trifolao in possesso dei tesserini - con validità decennale - rilasciati dalla Provincia di Cuneo dopo il superamento dell'esame volto ad accertare l'idoneità alla ricerca e raccolta nelle zone libere. Ogni anno è quindi necessario versare (entro il 30 aprile) la tassa di concessione regionale di 140 euro.