“L’incontro è stato proficuo per la scelta del futuro candidato sindaco dell’area di centro destra di Saluzzo, da contrapporre all’attuale sindaco di centro sinistra”.
È questo il bilancio “ufficiale”, all’interno di un comunicato stampa di nove righe, in merito alla riunione di ieri sera (4 febbraio) tra i rappresentanti della compagine di centrodestra, a Saluzzo, in vista delle elezioni comunali del prossimo 26 maggio.
A firmarlo Gianni Tesio (Lega), Fulvio Bachiorrini (Forza Italia), Mario Pinca (Fratelli d’Italia), Andrea Farina (Progetto Saluzzo) e “l’ex candidato sindaco Carlo Savio”.
Cosa si intenda per “incontro proficuo” non è dato a sapere. Almeno ufficialmente. Perché ufficiosamente le cose non starebbero proprio così.
Sono state confermate le indiscrezioni che da qualche tempo circolano nei “corridoi” della politica saluzzese. Il primo dato, inconfutabile, è che – come avevamo anticipato – molto, se non tutto, dipenderà dalle dinamiche regionali.
Il quadro di incertezza sulle candidature per le prossime elezioni regionali non “aiuta” i coordinamenti locali: l’impressione è quella che si stia “temporeggiando” proprio per avere una situazione maggiormente definita, in grado di sbloccare, a cascata, anche le candidature “comunali”.
Sostanzialmente, poi, nel caso specifico di Saluzzo, si attende che sia la Lega, forte dei consensi alle politiche del 2018, ad esprimere il candidato a sindaco.
L’unico nome, al momento, “papabile”, negli ambienti del Carroccio, è quello dell’attuale consigliere di opposizione Domenico Andreis (assente alla riunione di ieri sera).
Su di lui insistono più versioni: tra queste, quella che non lo vedrebbe in alcun modo intenzionato ad accollarsi l’onere della poltrona da primo cittadino. Chi sostiene ciò riporta infatti che Andreis vedrebbe più di buon’occhio l’incarico a vicesindaco, a causa anche dei suoi impegni di lavoro, che lo porterebbero a rifiutare la proposta.
Buona parte dell’incontro di ieri sera si è focalizzato sul nome di Danilo Rinaudo, anch’egli attuale consigliere comunale di minoranza (lista “Saluzzo domani”). Un nome “civico”, che otterrebbe il “placet” dei Pentastellati e che sarebbe in grado di soddisfare Fratelli d’Italia.
Un nome che potrebbe – addirittura – “riunire” il centrodestra, compresa l’ala centrista, e compresa anche la Lega, da tempo spaccata “in due” al suo interno, anche se su quest’ultimo aspetto è difficile sbilanciarsi.
Il Carroccio infatti non ha ancora espresso il suo totale appoggio a Rinaudo, in attesa di ricevere alcune assicurazioni politiche, ammesso che bastino.
Rinaudo, imprenditore e in passato presidente della “Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale”, potrebbe essere dunque il candidato per sfidare l’attuale sindaco Mauro Calderoni, che ha già accettato la richiesta di ricandidatura, espressa nell’ultima assemblea di “Insieme si può”?.
Di certo, la sua candidatura riceverebbe l’appoggio da parte di Stefano Quaglia, “collega” di opposizione sempre all’interno della compagine civica “Saluzzo crescerà”.
Centrodestra dunque unito grazie al nome di Rinaudo? Non è detto.
Non vanno infatti tralasciate le eventualità paventate sia da Forza Italia che dalla stessa Lega.
La prima, nei giorni scorsi, si è detta più volte disposta a correre alle prossime comunali in “solitaria”, appoggiando la candidatura a sindaco dell’architetto (e coordinatore cittadino) Fulvio Bachiorrini.
Una possibilità che, però, deve fare i conti anche con i numeri.
Dello stesso avviso la Lega, che non ha fatto mistero, in assenza di un accordo sulla candidatura a sindaco, di lanciarsi autonomamente alla “volata” per il Municipio, forte delle percentuali e dei sondaggi.
Un buon indicatore in tal senso potrebbe giungere dai risultati delle elezioni regionali in Abruzzo del prossimo 10 febbraio.
Nessuno capisce, quindi, come interpretare la seconda parte del comunicato stampa scaturito dalla serata di ieri (lunedì) “si è raggiunta un’intesa sui criteri e sulle metodologie di espressione del candidato a sindaco, che porteranno a breve allo scioglimento delle riserve in merito al nominativo”.
Si apprende ancora che Forza Italia avrebbe una lista di tre nomi da proporre per la candidatura a sindaco, ma che la Lega non ne voglia sapere, rivendicando a sé la “nomina”.
Con Rinaudo potrebbe dunque farsi strada l’idea di un nome “civico” per la candidatura a sindaco, ma “blindato” dal punto di vista politico.
Ma serve un accordo. E la partita sembra ancora tutta da giocare.















