Avrebbe dovuto essere stata realizzata lo scorso anno assieme all'area di dispersione delle ceneri nel locale cimitero, ma della "Sala del commiato" non si è più saputo niente. Tanto che il gruppo consigliare Cuneo per i Beni Comuni ha realizzato un nuovo ordine del giorno sul tema per chiederne il reinserimento nel piano triennale delle opere pubbliche.
L'esistenza di sale e strutture del commiato è regolata dalla legge regionale 20/2007, articolo 8 e specificate con l'articolo 13 del DPGR 7/r 2012, che sottolinea come “le strutture per il commiato sono strutture destinate, a richiesta dei familiari del defunto, alla celebrazione di riti di dignitoso commiato e all'esposizione e la veglia dei defunti. La realizzazione e la gestione della struttura per il commiato può essere affidata a soggetti pubblici o a soggetti privati esercenti attività funebre previa comunicazione al Comune competente nelle forme previste dal regolamento comunale”.
A Cuneo, però, la sala ancora manca, nonostante le numerose sollecitazioni giunte nel corso dei mesi dal gruppo consigliare (anche nella discussione annuale del DUP) e nonostante l'iniziativa sullo stesso argomento lanciata dal Partito Radicale. Si legge nella proposta di ordine del giorno: "E' necessario che i riti funebri vengano svolti nel massimo rispetto delle volontà del defunto e con la più ampia sensibilità possibile verso i suoi familiari, si ritiene non più rinviabile la realizzazione di tale struttura".
Ugo Sturlese, Nello Fierro e Luciana Toselli chiedono quindi a sindaco e amministrazione comunale di inserire nuovamente il progetto nel piano triennale - passaggio necessario visto che si tratterebbe di un intervento d'importo economico superiore ai 100mila euro - , e di avviare assieme alla commissione consiliare competente l'iter per l'adozione di un regolamento comunale che ne disciplini la fruizione.
L'ordine del giorno verrà discusso il 22 e 23 settembre, nel consiglio comunale della città di Cuneo.