Dario Tortone è un ragazzo di Cuneo, ha 27 anni e ha una grande passione per il kayak, grazie al quale può immergersi nella natura.
E all'insegna di kayak e natura è stata l'avventura solitaria che lo ha visto protagonista a luglio scorso, quando ha deciso di lanciarsi nel giro della Sardegna, un'isola la cui bellezza non ha bisogno di dimostrazioni.
Dario ha completato il periplo in 35 giorni ma effettivi di pagaiata 32, perché per tre giorni il vento lo ha bloccato. Ha percorso 600 miglia nautiche (1110 km) in totale, con una media di 18,75 miglia nautiche al giorno (34,72 km).
Il 23 luglio 2020 ha iniziato il suo giro da Porto Pozzo (provincia di Sassari) in senso orario, più difficile perché non si hanno i venti a favore. Per questa impresa ha usato un kayak da mare professionale italiano.
E' lui a raccontare il perché di questo progetto solitario: "Nel periodo di chiusura per il Covid-19 ho maturato il desiderio che avevo già da quando ero bambino, di circumnavigare la seconda isola più grande del Mediterraneo stando a contatto con la natura, godendo di una vita semplice, facendo sport di resistenza ogni giorno e ammirando le bellezze naturalistiche. In questa avventura ero sempre da solo. Non avevo contatti con nessuno. Non è stata facile la gestione del cibo, dell'acqua, dell'energia elettrica per la batteria del telefono e l'organizzazione della spesa quando mi serviva qualcosa. Ho dovuto pianificare tutto in modo scrupoloso e in anticipo. È stato un viaggio vero, molto interiore, cercando la connessione tra mente, corpo e muscoli, necessaria per continuare a pagaiare ogni giorno".
Dario ci racconta della bellezza di cui ha potuto godere nei suoi 35 giorni di avventura e fatica: "La Sardegna è uno dei posti più belli del mondo per il fatto che è molto varia. Io ho avuto la fortuna di ammirare ogni singolo centimetro di costa in modo ecologico e rispettando la natura, pulendo le spiagge e il mare dove potevo. Lei mi ha ripagato regalandomi momenti meravigliosi: ho avuto modo di giocare a girotondo e nascondino con i delfini vicinissimi a me. Ho pure incontrato molti cervi, volpi, razze e moltissimi uccelli, fenicotteri rosa, aironi, martin pescatore, garzette".
Dario è giovane, l'ecologia e il rispetto per l'ambiente sono uno dei valori più forti della sua generazione. E c'è stata anche tanta consapevolezza ambientale nel suo viaggio: "Non saprei scegliere il punto più bello che ho visto, dal golfo di Orosei alla valle della Luna è stato un percorso meraviglioso. E proprio per questo mi ha fatto arrabbiare vedere molte spiagge rovinate dall'inciviltà dell'uomo. I rifiuti che gettiamo in mare tornano a riva. Ho visto visto microplastiche, frigoriferi, bombole del gas, televisioni e tanto altro. Dobbiamo impegnarci tutti insieme per ridurre il più possibile l'inquinamento e l'uso della plastica. Incrementare il riciclaggio di tutti i prodotti e disincentivare l'uso dei mezzi a motore termico in favore di quelli elettrici o ad idrogeno. Il mio viaggio vuole essere anche un messaggio ecologista".