Sono ripresi nella serata di martedì 9 febbraio gli incontri del direttivo della consulta giovanile di Cuneo con i membri delle commissioni consiliari VI^ e VII^: il presidente Gabriele Gaetano Fronzé ha illustrato per l’occasione gli aggiornamenti alle proposte di modifica statutaria già presentate lo scorso novembre.
“Siamo davvero molto contenti delle discussioni affrontate nei nostri precedenti incontri – ha sottolineato Fronzé - , un bel modo di crescere per il nostro gruppo e di rendere lo statuto sempre più aderente a quelle che sono le nostre linee guida, accogliendo allo stesso tempo le istanze dell’organo amministrativo della città”.
Tra le principali modifiche statutarie spiccano l’eliminazione della presenza obbligata, nell’organo, dell’assessore alle politiche giovanili o di un suo delegato, la possibilità di realizzare incontri formali su piattaforme virtuali e quella di validare le sedute in seconda convocazione anche con il solo 50% degli iscritti. Inoltre, è stato introdotta, obbligatoriamente, nella consulta la presenza di un rappresentante per ogni corso di laurea cittadino.
Ma la modifica che - ancora una volta - ha tenuto banco maggiormente è quella legata all’ampliamento del range di età per i rappresentanti espressi dalle associazioni iscritte alla consulta da 15-30 a 16-35. “Ci sono realtà, in città, che fanno un grande lavoro rispetto alle politiche giovanili e che si trovano attualmente impossibilitate a esprimere un rappresentante in consulta – ha detto Fronzé - ; inoltre, alcune associazioni potrebbero avere soggetti possibilmente nominabili ma che non si sentono ancora pronte, e altri più disposti che potrebbero essere compresi nella deroga. Il nostro obiettivo guarda soltanto alla massima partecipazione possibile”.
“Beppe” Lauria e Maria-Luisa Martello – tra i consiglieri che si erano dimostrati più critici nell’incontro dello scorso novembre – sono tornati a esprimersi in sede di assemblea.
“Sono davvero contento di trovarmi davanti a un soggetto capace di recepire le criticità rilevate durante le commissioni – ha detto il primo - : la modifica che affranca la consulta dalla presenza obbligata dell’assessore fa bene all’organo stesso e considero importante l’accoglimento di questo spunto”.
“Punto dolente è l’aver reiterato la proposta di ampliamento dell’età massima consentita. M’infastidisce il meccanismo individuato, cioè far entrare dalla finestra chi non potrebbe entrare dalla porta; lo dico con molto rispetto, mi sembra che si stia costruendo un’altra cosa: a volte si ha l’impressione che, per tramite della consulta, dei soggetti giuridici individuino elementi da inglobare in se stesso per proseguire nei propri scopi. Se si trovasse un modo per aggirare l’ostacolo sarei favorevole a queste proposte; ora non riesco a esserlo e questo mi dispiace”.
“Non voglio ripetermi con le analisi già realizzate la scorsa volta ma le problematiche nell’aumentare le maglie delle nomine in consulta rimangono – ha sottolineato Martello - . Il fatto che le associazioni possano non avere membri in età anagrafica per partecipare non è un problema della consulta o del Comune: sono tante le realtà in questa condizione, che probabilmente deriva dal fatto che l’associazione stessa non sia riuscita ad aprirsi al mondo in rapida evoluzione che la circonda. Sembra insomma che la consulta stia costruendo una passerella per le associazioni, e questo non è il suo scopo”.
Le modifiche statutarie presentate verranno discusse e votate nel prossimo consiglio comunale.
















