Non chiamatela gara. E' un viaggio, un'avventura, una sfida con se stessi. Ognuno la può vivere a seconda delle proprie inclinazioni, ma ciò che conta è arrivare in fondo prima dello scadere del tempo.
Parliamo del Tor de Geants, "il giro dei giganti", tra le vette della Valle d'Aosta. La Dakar della corsa in montagna.
E hanno davvero la determinazione dei giganti quelli che scelgono di partecipare, perché il Tor è un trail XXL, che si affronta solo accompagnati dal proprio zaino e dalla forza di volontà.
Si è conclusa da poco l'edizione 2021 che ha visto la partecipazione di una delegazione della Granda.
Diversi gli atleti del team Marguareis presenti: sulla 330km Elio Griseri, Fabrizio Bongioanni e Alessandro Somà, sulla 130km Mattia Negro (7° assoluto) e Francesco Filippi, presente anche Giacomo Bergese che però ha dovuto ritirarsi.
Dalla Val Tanaro sulla 30 km Mirko Odasso di Trappa e Mirko Rizzo di Viozene, sulla 130km Marco Rosso di Bagnasco, Sandro Fachino di Nucetto e Paolo Rubaldo da Garessio, che si è piazzato 13° assoluto e ha conquistato il primo gradino del podio categoria Veteran.
Che cosa significa partecipare al Tor?
"Ci sono diversi percorsi" - spiega Rubaldo - "Quest'anno ho partecipato alla 130km che è interessata da un dislivello di 12.000 metri e deve essere affrontata in un massimo di 44 ore. Si parte da Gressoney Saint-Jean e si arriva a Courmayeur. E' una prova di resistenza, ti trovi solo con te stesso e le tue forze. In passato ho preso parte già ad altre edizioni e ho notato con il tempo che il corpo ha una memoria incredibile, si adatta, impara a fare cose che prima non faceva. Il ricordo che ho della prima volta è una lotta continua contro il sonno (la gara, anche il percorso da 330km, prevede infatti solo brevi soste di ristoro in "basi vita", ndr). Il Tor è soprattutto una sfida con se stessi perché, al di là delle difficoltà della gara, in cui si devono valutare cambi di clima e stanchezza fisica, si ha molto tempo per pensare e ammirare la natura. Ognuno la può affrontare in modo diverso, ma l'unico obiettivo è arrivare in fondo".
Non è poi scontato riuscire ad iscriversi alla gara, infatti, ogni edizione prevede una pre iscrizione che dà il diritto d'accesso al sorteggio.
"Salire sul podio è stata una grande soddisfazione" - aggiunge Rubaldo - "anche perché è una gara di livello internazionale quindi non è scontato neanche arrivare ai nastri di partenza. I partecipanti quest'anno erano più di 800".














