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Attualità | 28 aprile 2022, 17:37

La testimonianza dell’ultimo partigiano fossanese per le celebrazioni volute dall’Anpi

La serie di appuntamenti ha impegnato la sezione locale dell'Associazione Partigiani in diversi momenti di vario tipo, che hanno coinvolto centinaia di cittadini. Ieri la chiusura a Bene Vagienna, con l’inaugurazione della lapide dedicata ad Andrea Paglieri, Biagio Barbero e Giuseppe Priola

L’intervento dell'ultimo partigiano fossanese in vita, Rocco Bruno, classe 1925.

L’intervento dell'ultimo partigiano fossanese in vita, Rocco Bruno, classe 1925.

Si è conclusa mercoledì 27 aprile, la settimana di festeggiamenti dell'Anpi di Fossano per il 77° anniversario della Liberazione. La serie di appuntamenti ha impegnato la sezione locale dell'Associazione Partigiani in diversi eventi di vario tipo, che hanno coinvolto centinaia di fossanesi.

Giovedì 21 aprile la città degli Acaja è stata onorata dalla presenza dello storico Carlo Greppi, autore di punta delle edizioni Laterza, tornato a Fossano a pochi anni dal suo precedente soggiorno. Alla Libreria "Le Nuvole" Greppi ha presentato il suo ultimo libro "Il buon tedesco", la storia di un nazista che, dopo la disfatta dell'8 settembre, anziché rimanere a rafforzare la compagine tedesca con tutti i suoi atti di violenza e rappresaglia, ha deciso di entrare nelle fila partigiane sulle montagne dello Spezino. Una figura emblematica e rappresentativa di molti nazisti "pentiti" che un po' in tutta Italia passarono alle forze di Liberazione, dei quali ancora oggi poco si sa e poco si scrive. Carlo Greppi ha inoltre speso la sua giornata a Fossano per recuperare gli ultimi dettagli storici utili alla sua prossima produzione letteraria che sarà dedicata esplicitamente a una figura fossanese.

Venerdì 22 aprile è stata la volta della partecipata proiezione, nell'aula magna dell'Istituto Vallauri, del cortometraggio "2 febbraio 1945", produzione locale che narra in una ricostruzione ucronica, ma non per questo meno efficace, il cosiddetto "Eccidio della Candelora", quando in frazione San Benigno, alle porte di Cuneo, vennero fucilati per rappresaglia tredici ventenni del posto. Presenti in sala per una interessante contestualizzazione il regista e il direttore della fotografia, Filippo Ariaudo e Filippo Gerbaudo, oltre a uno degli interpreti, Corrado Cosa.
Il corto è stato accompagnato dalla proiezione di un filmato dal titolo "Preferirei di no", che raccoglie una serie di interviste ai docenti del Liceo Ancina, focalizzandosi sulla vicenda dei pochissimi professori universitari che negarono il giuramento al regime fascista.

Nel pomeriggio di sabato 23 si è tenuto il tradizionale infioramento dei cippi partigiani cittadini, mentre il clou delle manifestazioni è stato riservato naturalmente alla giornata di lunedì 25, anniversario della Liberazione. Dopo la partecipazione alla commemorazione ufficiale organizzata dal Comune presso il Largo degli Eroi, l'Anpi ha reso omaggio allo storico monumento ai caduti della Resistenza in piazza Romanisio per poi trasferirsi alla Bocciofila Autonomi per il pranzo sociale e l'intrattenimento musicale, che hanno fatto da cornice alla vera Festa del 25 Aprile. Toccante l'intervento dell'ultimo partigiano fossanese in vita, Rocco Bruno, classe 1925. Ad allietare i molti commensali il concerto del gruppo folk femminile Madamè, che ripercorre nel proprio repertorio la tradizione dei canti storici regionali di tutta Italia con adattamenti moderni e un vivace coinvolgimento del pubblico.

La settimana di eventi si è conclusa mercoledì 27 aprile con l’inaugurazione della lapide dedicata ad Andrea Paglieri, Biagio Barbero e Giuseppe Priola in piazza Martiri a Bene Vagienna.

Il vicepresidente Anpi sezione di Fossano Andrea Silvestro, soddisfatto dalla partecipazione dei fossanesi, racconta il momento conviviale del 25 come "davvero una bella festa, un 25 Aprile di tutti, come giusto che sia!". Non manca però Silvestro di togliersi sui social un sassolino dalla scarpa: "L’Amministrazione comunale (durante la commemorazione ufficiale presso i Bastoni di via Roma, ndr) ha imposto alle maestre di fare leggere filastrocche ai propri allievi, ha negato la possibilità di un intervento all'Anpi e vietato esplicitamente all'orchestra Arrigo Boito di suonare "Bella Ciao". Per aumentare la confusione, il Sindaco ha ricordato le vittime del Covid, l'impegno delle forze dell'ordine e dei sanitari nella lotta alla pandemia, il ruolo degli alpini nella Seconda Guerra mondiale. Non una parola sui caduti partigiani. (..) Per fortuna esiste anche una Fossano che non dimentica i luoghi, i fatti, i testimoni e le canzoni di questa giornata!".

F. B.

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