Un esempio di determinazione, nel rispetto dell’ambiente, lanciato dagli studenti della classe 2ª M, indirizzo G.A.R.A. (Gestione delle Acque e Risanamento Ambientale), dell’Istituto "Piera Cillario Ferrero", coadiuvati dalla professoressa Monica Romagnosi. Le loro competenze sono state utilizzate allo scopo di creare un progetto nel quale contribuire a rendere più pulita l’aria della Città di Alba.
Il loro percorso, ispirato da un’uscita scolastico al parco Tanaro, è iniziato con la presentazione di una tabella con nomi di piante, stoccaggio ed emissioni di CO2 del CNR. I ragazzi hanno osservato attentamente le foglie degli alberi e discusso in classe il progetto.
Sono state scelte le piante più adatte, anche grazie all’aiuto dell’insegnante Monica Romagnosi e, inizialmente, si è partiti con il censimento degli alberi dalla tabella pervenuta dal Comune di Alba, grazie al presidente del Consiglio comunale Domenico Boeri, e successivamente integrata con l’elenco delle piante scelte per compensare il più possibile le emissioni di CO2 e l’assorbimento di polveri sottili presenti nell’aria di Alba e contribuire, così, al miglioramento della qualità.
«Nel nostro piccolo - fanno sapere i ragazzi - abbiamo voluto contribuire alla scelta di alcuni vegetali, in grado di mitigare la temperatura, l'assorbimento della CO2 e l'assorbimento degli agenti inquinanti. Amiamo la natura, è per questo che abbiamo scelto questo indirizzo scolastico: perché tutto ció che è teorico di traduce in pratica. Abbiamo voluto impegnarci in scelte accurate, elencando i pro ed i contro di ogni pianta, arrivando, inoltre, ad approfondire la biodiversità che ci circonda. Nei confronti della stessa, proviamo, ora, un grande rispetto ed abbiamo una maggiore attenzione.
Ci siamo ispirati alla favola che ha rappresentato, a suo modo, la filosofia portante del progetto: La favola del colibrì. Narra di una foresta che inizia a prendere fuoco e tutti gli animali si nascondono dove possono per sfuggire alle fiamme.
L’unico a volare disperato, su e giù, dal fiume all’incendio era un usignolo: con il suo piccolo becco raccoglieva una goccia d’acqua alla volta per cercare di domare le fiamme. Tutti gli animali lo presero in giro: “Come pensi di poter fermare l’incendio con quel piccolo becco?” mentre lui candidamente rispose “Quel poco che riesco a fare lo faccio”.
Ed è da questo esempio di determinazione che noi dobbiamo prendere esempio: nel nostro piccolo possiamo sempre fare qualcosa per migliorare il nostro amato Pianeta».