/ Attualità

Che tempo fa

Attualità | 19 luglio 2022, 07:02

A Cuneo una festa nazionale francese nel segno dell’egittologia

Il professor Roberto Buongarzone ospite di Alliance Française e Fondazione Peano per un’iniziativa dedicata a Jean-François Champollion, il giovane studioso che duecento anni fa scoprì il significato della scrittura geroglifica

Da sinistra l’artista Andrea Armagni, la curatrice della mostra Ivana Mulatero, l’architetto Ezio Ingaramo e il professore Roberto Buongarzone

Da sinistra l’artista Andrea Armagni, la curatrice della mostra Ivana Mulatero, l’architetto Ezio Ingaramo e il professore Roberto Buongarzone

Non solo Torino ha festeggiato la ricorrenza della festa nazionale francese il 14 luglio. Anche Cuneo ha reso il debito omaggio alla comunità francese residente nel capoluogo con un’originale iniziativa associando al mito rivoluzionario un intellettuale che ha rivoluzionato il mondo dell’egittologia.

Stiamo parlando di Jean-François Champollion, che proprio due secoli fa, nel 1822, annunciò la sua sensazionale scoperta del significato della scrittura geroglifica. Grande conoscitore delle lingue orientali antiche seppe associare le sue vaste conoscenze a una viva intuizione che gli permise di battere sul tempo tutti gli altri studiosi europei arrivando all’età di 32 anni alla scoperta della scrittura geroglifica.

A presentare questo illustre personaggio, l’Alliance Française di Cuneo, promotrice dell’iniziativa insieme alla Fondazione Peano, ha invitato un esperto di chiara fama, il professor Roberto Buongarzone, preside dei licei classico e artistico di Alba, che ha condotto diverse missioni archeologiche in Egitto ed è l’autore di numerose pubblicazioni scientifiche fra le quali è doveroso ricordare “Lungo il Nilo ai tempi delle Piramidi” edito dall’Istituto Italiano di Cultura al Cairo, con il quale ha collaborato per progetti di salvaguardia del patrimonio monumentale faraonico.  

Con alcune immagini, sinteticamente, il professore Buongarzone ha saputo inquadrare i punti essenziali della scoperta e della vita di Champollion, che oltre a una missione in Egitto venne in Piemonte, a Torino per la precisione, nel 1824, per incontrare colleghi e soprattutto per consultare la ricca collezione di papiri egiziani negli archivi del Museo Egizio appena creato.

Questo segno inconfondibile del continuo incrocio di esperienze fra la cultura italiana e francese, sarà ripreso nel corso dell’anno dal progetto sull’egittologia che le due associazione intendono portare avanti con la collaborazione di esperti.

Primo appuntamento in ottobre sarà la mostra “CuneoVualà” dedicata appunto ai “carnets de  Voyage” sul tema dell’Egitto. Per presentare questa iniziativa, sono intervenuti l’architetto Ezio Ingaramo, presidente della Fondazione Peano, e Ivana Mulatero, curatrice della mostra “Vegetali impossibili” di Andrea Armagni. Al termine della presentazione, l’artista stesso ha illustrato agli ospiti le sue opere legate a una visione onirica dell’ambiente vegetale.

La manifestazione si è conclusa con un aperitivo e un doveroso brindisi all’amicizia italo-francese.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium