Greta Marilyn Carnieletto, studentessa dell'Università di Milano, corso di laurea in Scienze del turismo e comunità locale, Elisa Daglio, iscritta all'Accademia linguistica di Belle Arti di Genova, e Tamara Avarino, dell'Università di lingue e letterature straniere e culture moderne di Torino (figlia di Corrado, promotore della Big Turquoise Bench di Scaparoni, ad Alba, voluta da un gruppo di 160 persone sorde del territorio): sono le autrici di tre tesi universitarie dedicate alle Big Bench nate dall'estro creativo di Chris Bangle.
"Mesi fa mi ha contattato una ragazza che voleva portare le Big Bench come tesina d'esame universitaria. Io le ho viste quasi tutte e insieme all'altro ambassador Gianni Montanari siamo stati i pionieri di tutto questo movimento. Nei mesi successivi sono venuta a conoscenza di altre 2 tesine antecedenti, sempre sulle Big Bench. Ho contattato Chris Bangle per fissare questo incontro fantastico. Le 3 laureate hanno esposto le loro tesine all'emozionatissimo papà delle panchine giganti... Mai avrebbe pensato che questo suo progetto potesse entrare all'università e interessare così tanto anche i giovanissimi". A parlare è Barbara Segino, ambassador Big Bench e amministratrice del gruppo Big Bench Panchinisti Itineranti, con ben oltre 52 ìmila iscritti e appassionati: un vero e proprio movimento nazionale.
L'incontro con il designer statunitense - nel corso del quale sono stati apposti i 3 ricercatissimi timbri speciali (quelli dei 2 ambassador e quello di Chirs Bangle) alle ragazze sul passaporto delle Big Bench e sulle loro tesine - è avvenuto lo scorso martedì 27 dicembre a Clavesana, presso la sua casa nelle Langhe.
Il motivo che ha spinto queste ragazze a portare questo argomento?"Perché è sicuramente un nuovo modo di fare turismo, attivo e sostenibile - aggiunge Barbara Segino -. Un modo sano per stare all'aria aperta, ritrovarsi, staccare dai social e godersi le bellezze attorno a noi. Il turista è chi scopre paesi diversi da quello in cui risiede, al di fuori del proprio ambiente quotidiano. I panchinisti itineranti - così ci chiamiamo - svolgono un viaggio esperienziale... La Big Bench è solo ciò che spinge a partire, poi si scopre un mondo intero. Grazie alla ricerca del timbro da mettere sul passaporto delle big bench si acquistano prodotti locali, si assaggiano piatti tipici, si visitano cantine, musei, castelli, fattorie... Insomma, si aiutano le piccole attività di paese. Le famiglie organizzano gite e vacanze attorno ai paesini ospitanti le Big Bench, che costituiscono una bella opportunità economica e un'occasione di viaggio e scoperta per tutti noi".