In Italia c’erano società che qualche decennio fa potevano fare una grandissima differenza e che avevano tutte le carte in regola per contribuire allo sviluppo dell’intero Paese. Parliamo di realtà come Telecom, che con la privatizzazione avvenuta sotto il governo Prodi, qualche anno dopo la fusione tra SIP e le società del gruppo Stet, ha iniziato un percorso alquanto tortuoso. Un percorso fatto di acquisizioni, di cambi di rotta e di interferenze politiche che sicuramente ne hanno compromesso gli equilibri e l’hanno vista coinvolta in più di uno scandalo. Nel caso specifico di Telecom però bisogna anche considerare alcuni avvenimenti storici che si sono rivelati determinanti e che hanno inevitabilmente alterato il normale corso degli eventi.
Sicuramente interessante, a tal proposito, è l’intera faccenda Tim Provera. L’imprenditore infatti, che per alcuni anni è stato Presidente della società, ha avuto sicuramente un ruolo importantissimo, influendo in modo netto su alcune dinamiche interne a Telecom. Proprio negli anni di Tronchetti Provera però si è anche palesato in tutta la faccenda il ruolo della politica, che ha di fatto compromesso gli equilibri della società portandola dritta verso il declino.
Tronchetti Provera: gli anni della Presidenza in Telecom
Marco Tronchetti Provera è stato Presidente di Telecom dal 2001 al 2006: anno in cui ha dato le proprie dimissioni per ragioni legate proprio alla politica. Quella che ancora oggi viene ricordata come l’epoca di Tronchetti Provera è stata per la Telecom e per Tim determinante. In questo periodo infatti sono stati avviati progetti fondamentali proprio per volere del Presidente, tra cui la fusione delle sue società (Tim e Telecom). L’obiettivo di Tronchetti Provera era molto chiaro: cercare di unire l’assetto delle due realtà in modo da ridurre l’indebitamento che era arrivato a livelli altissimi proprio per via di Tim.
L’imprenditore sapeva sin dal principio di correre un grande rischio. D’altronde, nel 2001 la Telecom iniziava già a manifestare dei grandi problemi ed un debito decisamente importante. Tronchetti Provera però aveva del capitale da investire e non poteva fare altro che puntare su una società di telecomunicazioni, vista la sua grande fiducia nei confronti di un settore che sapeva rappresentare il futuro. Non si sbagliava affatto in questo, ma c’erano purtroppo dei dettagli con i quali non aveva fatto i conti: un imprevisto che avrebbe alterato di lì a poco gli equilibri economici mondiali e le intromissioni a livello politico.
Gli ostacoli per Tronchetti Provera ed il ruolo della politica
Poco dopo l’acquisizione della Telecom è arrivata la prima grande sfida per Tronchetti Provera. Lo stesso anno infatti, a distanza di qualche mese, si è verificato l’attentato alle Torri Gemelle che ha di fatto compromesso tutti gli equilibri mondiali. È stata inevitabile una rinegoziazione delle quote e questo è sicuramente stato un primo grande ostacolo per la strada che Provera aveva appena iniziato a percorrere in Telecom. Un evento che tuttavia nessuno poteva prevedere e che possiamo considerare pura sfortuna.
Il ruolo della politica però è stato altrettanto determinante e quando Tronchetti Provera si ritrova in mano un progetto di scorporo della rete infrastrutturale provenente da Palazzo Chigi, l’imprenditore si rende conto che rimane ben poco da fare. Provera dà le dimissioni nel 2006, cogliendo tutti di sorpresa.