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Attualità | 08 febbraio 2023, 15:41

Acda scrive ai 108 Comuni soci: "Prepariamoci alla mancanza d’acqua negli acquedotti"

L'azienda pianifica il potenziamento del servizio di rifornimento a mezzo autobotti. "Importante per particolari insediamenti suggerire l’installazione di cisterne o di autoclavi funzionali ai rifornimenti"

Acda ricerca perdite su 1.000 km di rete. Nel 2022 recuperati 2,8 milioni di m³

Acda ricerca perdite su 1.000 km di rete. Nel 2022 recuperati 2,8 milioni di m³

Si fa ogni giorno più preoccupante il quadro disegnato dalla perdurante scarsità di precipitazioni e da previsioni che sembrano dover replicare in modo ancora più grave le difficoltà nell’approvvigionamento dell’acqua già vissute la scorsa estate da un numero considerevole di Comuni della Granda.

In questa direzione le iniziative assunte dall’Azienda Cuneese dell’Acqua (Acda), che nei giorni scorsi ha comunicato gli interventi programmati per la riduzione delle perdite della propria rete idrica di distribuzione e che ora, con le firme dei propri vertici, il presidente Livio Quaranta e l’amministratore delegato Beppe Delfino, ha preso carta e penna inviando una preoccupata lettera ai sindaci dei 108 Comuni soci

"Con un po’ di apprensione ci vediamo costretti a richiamare la tua attenzione su quanto sta accadendo sul territorio gestito da Acda – esordisce lo scritto –. Come avrai avuto modo di constatare direttamente, il cambiamento climatico è tra di noi e si vede. Non ci sono più i ghiacciai, nemmeno i nevai. Non piove e, esclusi pochissimi giorni, siamo nel mezzo di un clima caratterizzato da grande siccità e da una sempre più importante carenza di risorsa idrica. Manca l’acqua. E all’orizzonte non si vedono soluzioni. Siamo quindi a scriverti cercando di anticipare alcune situazioni che potrebbero verificarsi nei prossimi mesi".

"L’azienda – si aggiorna con la missiva – sta pianificando il potenziamento del servizio di rifornimento acqua a mezzo autobotti. Ti chiediamo di verificare se vi siano porzioni del territorio comunale che potrebbero esser interessati da interruzioni momentanee di approvvigionamento idrico ovvero se vi siano insediamenti industriali e/o commerciali e/o turistico-ricettivi o colonie-case vacanze che potrebbero abbisognare di rifornimenti d’acqua nei periodi di massima affluenza antropica o di massima siccitosità. Sarebbe importante, in base alle situazioni individuate, suggerire ai diretti interessati l’installazione di cisterne o di autoclavi funzionali a eventuali rifornimenti. Non è possibile prevedere con certezza come si evolverà la situazione nei prossimi mesi ma potrebbe essere utile prepararsi e mettere Acda nelle condizioni di poter sopperire all’eventuale mancanza d’acqua negli acquedotti".

"È un momento problematico per il tempo che viviamo e abbiamo il dovere di reagire per ridurre le sempre più evidenti conseguenze del cambiamento climatico, che non è solo quello che vediamo nei telegiornali quanto si parla di Artide o Antartide: è in mezzo a noi",
si conclude la lettera.

Redazione

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