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Attualità | 28 maggio 2023, 20:11

“Dominio”: il primo libro del lagnaschese Alberto Brero, tra avventure coinvolgenti e colpi di scena

Il volume esplora un mondo di intrighi e pericoli e sarà presentato martedì 30 maggio alle 21 a Lagnasco, in Sala “G. Dardo”, adiacente la biblioteca comunale, in piazza Umberto I. Ingresso libero

Alberto Brero con il suo libro "Dominio"

Alberto Brero con il suo libro "Dominio"

“Un’avventura coinvolgente piena di colpi di scena che lascia con il fiato sospeso ad ogni pagina”.

Questa descrizione racchiude tutta l’essenza del libro “Dominio”, prima fatica letteraria di Alberto Brero.

L’autore, nato a Lagnasco 43 anni fa, vive a Moretta con la moglie Cristina e i figli Anna e Francesco.

Proprio a Lagnasco Brero presenterà il libro, martedì 30 maggio alle 21, all'interno di “Spazio Cultura" nella Sala “G. Dardo”, adiacente la biblioteca comunale, in piazza Umberto I.

Brero dopo la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, conseguita all’Università di Torino, è tornato a Lagnasco per lavorare nell’azienda agricola di famiglia, qui con il papà Giacomo e il fratello Paolo, coltiva prevalentemente frutta biologica.

Amo il mio lavoro, il contatto costante con la natura, la vita all’aria aperta, il seguire la ciclicità delle stagioni e il vivere immerso in grandi spazi aperti. Tutto questo mi fa sentire un uomo libero. Adoro leggere, viaggiare, ascoltare musica e cucinare per la mia famiglia e gli amici”.

Proprio la passione per tutto questo è sfociata nella scrittura del libro "Dominio" edito da Albatros.

Com’è maturata l’idea di scrivere un libro?

Leggo da sempre, fin da ragazzino, e un bel giorno ho avuto questa intuizione. Potrei dire che ho letto talmente tanto che “mi è venuto da scrivere”.

Perché è intitolato “Dominio” e come mai quella copertina?

Il termine “Dominio” racchiude perfettamente il senso del libro,  rappresenta il desiderio di dominare che hanno certi uomini senza scrupolo. Per quanto riguarda la copertina volevo qualcosa di impattante; si tratta del mondo in fiamme che risveglia paure ancestrali. Mi sembrava perfetto.

Da cosa è nata l’ispirazione per scrivere questo primo libro?

Sinceramente non saprei cosa rispondere; forse sono stato inconsciamente influenzato dalle letture di tutti questi anni. Ho letto praticamente ogni genere. Sicuramente anche l’immaginazione ha avuto il suo peso.

Dov’è ambientato?

È ambientato sia in Africa che in Italia, leggendo il libro si capisce la motivazione di questa scelta, non posso dire altro per non rovinare la lettura.

Si potrebbe definire di genere “fantasy”

È difficile inquadrarlo esattamente in un genere solo. Si tratta di una miscela di generi, a me piace definirlo un mix tra avventura, thriller e quanto basta di distopico.

Nel leggerlo si percepisce l’amore per la natura e per gli animali dell’Africa

Sì, in particolare sono gli animali selvaggi africani ad essere al centro dell’attenzione. Il continente africano è stato la culla dell’umanità, dove tutto ha avuto origine, mi piaceva l’idea che potesse essere anche la fine.

Sorprende la titolazione di ciascun capitolo che riporta in maniera alterna i nomi dei due protagonisti: Fred e Karl. Come mai questa scelta?

I personaggi principali sono appunto Fred e Karl. Ho trovato interessante  concentrare l’attenzione su un personaggio alla volta per aiutare il lettore ad immedesimarsi ed a rispecchiarsi nei protagonisti,  data anche la completa diversità di ambientazione.

Come mai la prefazione della nota opinionista, scrittrice e giornalista Barbara Alberti?

Barbara è da sempre molto vicina ai nuovi autori. Le piace ricercare nuovi talenti e promuoverli, così, insieme alla casa editrice, abbiamo pensato fosse il personaggio perfetto per me.

A quale pubblico di lettori potrebbe essere più indirizzato il libro?

Con mia grande sorpresa ho avuto feedback positivi da entrambi i sessi  di tutte le età. Credo sia adatto agli amanti della lettura in generale. Ho cercato di renderlo scorrevole e piacevole, poi chiaramente può piacere o meno.

I protagonisti sono puramente casuali o attinti da fatti che con la realtà?

No, sono assolutamente frutto della mia immaginazione. E come si dice di solito: "ogni riferimento è puramente casuale".

 È stato presentato al recente salone del Libro di Torino?

Non è stata una vera e propria presentazione. Nello stand della casa editrice Albatros, ho rilasciato un’intervista in diretta youtube, nella quale annunciavo l’uscita del libro il venerdì, giorno addetto agli operatori del settore. Inoltre, ho avuto modo di incontrare diversi “booktoker”, ovvero persone con migliaia di followers sui vari social, che rilasciano recensioni sui libri letti, interessati ad avere una copia di Dominio.

Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?

Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto in questo cammino totalmente nuovo, in particolare la mia famiglia, Anna e Franceso per la comprensione,  e mia moglie Cristina, che ha partecipato attivamente alla correzione del testo.

Anna Maria Parola

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