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Sanità | 31 maggio 2023, 15:33

Verzuolo: a Palazzo Drago l'incontro sul futuro dell'assistenza sanitaria territoriale

Al centro, esperienze e vissuti personali di tanti degli attori della medicina territoriale cuneese, moderati da Luca Madala

Verzuolo: a Palazzo Drago l'incontro sul futuro dell'assistenza sanitaria territoriale

Tante esperienze e vissuti personali, insieme a nuove prospettive per la medicina territoriale e l’assistenza sul territorio, quelle che sono emerse ieri sera a Palazzo Drago nella partecipata serata organizzata dalle Associazioni “Verzuolo bene comune” e “Officina delle idee”.

Dopo il saluto del presidente Piero Abello, moderati da Luca Madala, gli interventi sono iniziati con una parte storica introduttiva curata dal dr. Ugo Sturlese, che ha parlato anche delle tante disuguaglianze nell’accesso alle cure.

E’ poi stata la volta del dr. Corrado Lauro, che ha attualizzato la situazione della sanità pubblica alla luce di dati oggettivi del PNRR, evidenziando come ci siano alcune criticità: infatti al 31 dicembre scorso solo l’8,5% delle Case di Comunità previste dal Piano sono attive, così come il 2,3% delle Centrali operative territoriali, da lui definite “vera spina dorsale del sistema”. Il Fondo sanitario nazionale, dal 7,5% del PIL, sta scivolando al 6%, mentre servirebbero nell’immediato 5,2 miliardi di euro per evitare il possibile dissesto finanziario (dati Commissione salute delle Regioni).

Il dr. Matteo Dematteis, come coordinatore locale dei Medici di medicina generale ha esposto il suo vissuto in occasione della pandemia di Covid 19, affermando l’importanza del “gioco di squadra”, non solo tra gli operatori, ma anche con le amministrazioni e le associazioni di volontariato locali.

Il dr. Dadone ha parlato dell’esperienza di Sampeyre, paese che nella stagione estiva è chiamato ad affrontare picchi di presenze turistiche, che richiedono ovviamente adeguati servizi sanitari soprattutto di primo soccorso.

Il dr. Filippo Calarco ha parlato della totale assenza delle Case di riposo dal PNRR e della immensa difficoltà che queste strutture sono costrette ad affrontare dopo la pandemia di Covid 19. Barbara Tomatis, assistente sociale, ha evidenziato le fragilità di un sistema in cui - con la pandemia - è cresciuto il disagio, soprattutto giovanile, rimarcando la disponibilità all’ascolto della struttura di cui fa parte.

Il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero, che ha evidenziato le tante cose fatte sul tema sanità per i propri concittadini e il territorio della bassa valle Varaita, ha espresso la necessità che il presidente della Conferenza dei sindaci di ASL Cuneo 1 dr. Marco Gallo (presente in sala) convochi un incontro con l’assessore regionale Icardi e con il DG di ASL Cuneo 1 dr. Guerra.

Il sindaco di Busca Gallo, concorde con Panero, ha rimarcato a sua volta che il fiorire di serate sulla sanità pubblica evidenziano un “sentire” ed una preoccupazione della gente comune, che pretende risposte puntuali.  Il dr. Ugo Sturlese, infine, ha richiamato brevemente l’esperienza dell’ospedale di Cuneo, che una recente classifica vede tra i migliori in Italia: la prospettata nuova struttura sembra quindi un progetto inutile, oltre che vera possibile “scatola vuota”, perché priva di medici ed operatori.

Ha concluso la serata Giovanni Damiano, Presidente di “Officina delle idee” che, richiamando il lavoro svolto dal sodalizio negli ultimi cinque anni a difesa della sanità pubblica e dell’ospedale locale, ringraziando i relatori, ha evidenziato il valore costituzionale della salute come diritto fondamentale del cittadino, richiamando infine - dopo 36 anni proprio a Verzuolo, come luogo simbolico nella sua vicenda familiare - la tragica esperienza del padre Amedeo in difesa di questo irrinunciabile principio.

comunicato stampa

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