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Attualità | 06 marzo 2024, 07:18

“Pippetto il topolino che voleva diventare umano”: Nonna Anna torna a scrivere per i “suoi” bambini

Il libro verrà presentato al pubblico venerdì 29 marzo alle 16.30 nel salone d'onore del Comune di Cuneo. Parte del ricavato sarà devoluto all'Abio

“Pippetto il topolino che voleva diventare umano”: Nonna Anna torna a scrivere per i “suoi” bambini

 

Ha dato alle stampe la sua prima raccolta di racconti a 78 anni e adesso che ne ha 80, bissa con un secondo libro, “Pippetto il topolino che voleva diventare umano”.

Sarà anche l'ultima cosa che faccio, ma ci tenevo tanto per i 'miei' bambini”. Parola di Anna Maria Dalmasso, meglio conosciuta come “Nonna Anna”, insegnante cuneese in pensione che accoglie tutti con un “Ti voglio bene!”

Dopo i “Cento racconti” scritti durante il lockdown che le sono valsi anche il premio letterario Sandomenichino Marina di Massa, è tornata a scrivere con ventisei racconti movimentati sul topolino Pippetto che fa esperienze nel mondo degli umani: “Piccole storie senza pretese che hanno sempre una morale per i ragazzi”.

 

I ragazzi sono stati la sua vita. Quando, appena arrivata dalla Sicilia in Piemonte, ha iniziato a fare la libera docente di drammatizzazione, per bambini con difficoltà di apprendimento. Ha insegnato anche ad altre colleghe, lavorando in istituti di Cuneo e, negli ultimi anni, a Caraglio. Poi si è dedicata anima e cuore ai suoi di ragazzi: “I miei due figli, Massimiliano e Alberto, che mi hanno dato quattro splendidi nipoti, Nazareno, Giuliano, Vittoria e Virginia. Oggi grandi lettori, anche grazie alle mie favole”.

E poi è ritornata nelle scuole da nonna, a portare i “Cento racconti” ai bimbi del Cuneese: “Mi hanno chiamato per caso ed è stato per me come un sogno. Io ho 80 anni e tutti voi avete riempito la mia vita, in questi ultimi anni, di abbracci, sorrisi, voglia di volare. Ho bussato a tante porte, di tante aule scolastiche e il mio cuore batteva forte, perché dietro quella porta speravo che ci fosse ad attendermi quell'angolino dove iniziavo a volare anch'io con voi, con il mio ombrellino azzurro e il mio cappello magico. Ed era poesia, era sinfonia di note quando si iniziava a volare, tutti insieme”.


Nonna Anna non si sente una scrittrice: “Sono una nonna che racconta per coprire di leggerezza i momenti difficili della vita. Non so usare grandi pensieri, non so scrivere come i grandi scrittori, ma so di sapere raccontare e so anche che questo non è merito mio ma di qualcuno lassù che si diverte a sussurrarmi le parole giuste perché tutti voi possiate sentirmi e capirmi. E vorrei che, dopo di me, ci fosse un'altra nonna pronta a portare i suoi racconti”.

“Pippetto il topolino che voleva diventare umano” verrà presentato al pubblico venerdì 29 marzo alle 16.30 nel salone d'onore del Comune di Cuneo: “Ebbene, bambini e non bambini, vorrei vedervi in tanti alla presentazione del mio Pippetto a Cuneo. Riempireste la mia vita di una gioia enorme, così grande che farò fatica a metterla tutta dentro quella valigia sotto il letto. I miei racconti appartengono a voi e siete voi che aiuterete i vostri compagni che combattono con la vita per la vita, nell'ospedale del nostro meraviglioso paese, dove le montagne si riposano guardando il cielo e ci proteggono”.

Edito da Primalpe, parte del ricavato del libro verrà infatti devoluto all'Abio, l'associazione per il Bambino in Ospedale che opera nel reparto di Pediatria del Santa Croce di Cuneo.

Ogni racconto è accompagnato dalle illustrazioni di Evita Santacroce.

Per maggiori informazioni contattare Nonna Anna all'indirizzo mail dalmasso03@gmail.com


Cristina Mazzariello

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