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Attualità | 07 marzo 2024, 16:15

Perdite acquedotti, progetto da rimodulare. Alla neonata Rete temporanea di imprese non hanno aderito Alpi Acque, Egea Acque e Alse

Toccherà all'Ato4 presentare la richiesta di revisione. Atteso il via libera dal Ministero delle Infrastrutture: ad aprile si scoprirà se si avrà il finanziamento di oltre 42 milioni con i fondi Pnrr e se l'entità resterà la stessa

Perdite acquedotti, progetto da rimodulare. Alla neonata Rete temporanea di imprese non hanno aderito Alpi Acque, Egea Acque e Alse

Un progetto da 42 milioni di euro quello col quale l’Ato4 del Cuneese punta a utilizzare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per rendere maggiormente efficiente la rete degli acquedotti a servizio dell’intera provincia, riducendone le perdite. Per sapere se una così importante occasione potrà davvero concretizzarsi occorrerà però attendere che, entro la fine di aprile, il finanziamento venga confermato dal Ministero delle Infrastrutture e in quale misura definitiva, anche alla luce delle revisioni in corso sulle ripartizioni dei fondi a livello nazionale.

Lunedì mattina, 4 marzo, intanto, si è regolarmente costituita la rete temporanea di imprese (Rti) che, partecipata da Cogesi e Mondo Acqua Spa, avrà il compito di portare materialmente avanti il progetto. Alla Rti non hanno invece aderito Egea Acque, Alpi Acque e Alse (Alta Langa Servizi). Non sono ancora stati ufficializzati i motivi del passo indietro, ma la situazione di incertezza che avvolge la multiservizi albese Egea, dallo scorso giugno al centro di una procedura negoziata della crisi, potrebbe aver influito sulla mancata adesione delle sue tre partecipate, in quanto questo avrebbe anche comportato una quota partecipativa del 10%. Sono invece entrati Infernotto, Calso e Acda.

Il progetto era stato approvato l'anno scorso, ma non era ancora stato finanziato. Alla fine del dicembre 2023 il Ministero delle Infrastrutture aveva chiesto all'Ato4 una verifica rispetto ai tempi stabiliti dal progetto in caso di finanziamento, cioè con appalto entro la fine di aprile 2024 e la conclusione lavori fissata in modo categorico entro la metà del 2026, come richiesto per le opere finanziate dalla misura comunitaria. L’Ato4 aveva confermato la realizzazione nei tempi e alle condizioni stabilite. Gli appalti che dovrebbero partire entro aprile sarebbero coperti dalla condizione che verranno sottoscritti solo dopo la conferma del finanziamento. Allo stato attuale, però, con la mancata adesione di alcune società alla rete di imprese, il progetto dovrà essere revisionato nelle parti relative alle società astenute. Solamente nel caso di Alba andrebbero persi circa 8 milioni di euro di lavori.

Sulla delicata questione nei giorni scorsi sono intervenuti il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, e la sindaca cuneese, Patrizia Manassero, firmatari di una nota congiunta: "Appreso della mancata sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di Imprese – vi si legge – da parte dei gestori cessati salvaguardati del gruppo Aeta, finalizzata alla gestione dei fondi Pnrr Perdite, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo e la sindaca del capoluogo Patrizia Manassero, pur comprendendo le ragioni dei gestori cessati in ragione delle loro condizioni finanziarie, invitano Cogesi a procedere, rappresentando ad Ato4 la necessità di richiedere al Ministero delle Infrastrutture una rimodulazione del progetto”.

Ecco, quindi, che le società che hanno sottoscritto l'accordo con cui si è dato vita alla rete temporanea di imprese darebbero a Cogesi la titolarità di gestore unico, almeno teoricamente, per consentire all'Ato4 di chiedere al Ministero delle Infrastrutture una rimodulazione del progetto. Verranno escluse le zone cessate, tentando di restare in graduatoria per i fondi Pnrr destinati alla riduzione delle perdite della rete idrica, tra le principali criticità da risolvere.

In un'ottica di prevenzione si comprende, quindi, come un intervento di questo tipo rappresenti un'importante occasione, soprattuto a fronte dell'incalzante cambiamento climatico con i suoi recenti lunghi periodi di siccità.

Sara Aschero

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