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Attualità | 03 aprile 2024, 07:25

Cuneo, sul viadotto Soleri il Comune cerca chiarezza da ANAS e RFI

In Consiglio comunale il vicesindaco Serale sottolinea l’intenzione di convocare una commissione con i due gestori del “ponte nuovo”, che manca di vera riqualificazione ormai da decenni

Il viadotto Soleri

Il viadotto Soleri

I rappresentanti territoriali di RFI e ANAS verranno invitati dal Comune di Cuneo a relazionare – in una commissione apposita – sullo stato di salute del Viadotto Soleri (o ponte Nuovo) della città.

A dirlo, il vicesindaco e assessore Luca Serale, che in Consiglio comunale ha risposto all’interpellanza presentata dal consigliere di minoranza Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia).

“Informazioni, aggiornamenti e un cronoprogramma chiaro”

Bongiovanni ha riportato il tema al centro dell’assemblea cittadina sottolineando l’evidenza a occhio nudo del degrado in cui versa attualmente la struttura.

Una situazione ben nota all’ANAS, che nel 2021 è diventata proprietaria del ponte per quanto riguarda la strada, sulla carta ereditando gli undici milioni di euro dei Ministeri di Trasporti e Finanze che la Provincia avrebbe usato come copertura del proprio progetto di riqualificazione, poi abbandonato – ha detto il consigliere - . Che fine ha fatto quel denaro?

Mai date certezze, poi, su modi e tempi dell’intervento – ha aggiunto - . Ci pare sia in corso la progettazione necessaria alla messa in sicurezza del ponte ma i tempi si dilatano mentre l’acqua piovana continua a percolare dalla strada alla ferrovia causando erosioni ben visibili. Secondo il piano ferroviario 2024,poi, RFI effettuerà interventi tra il 25 aprile e l’11 maggio, e poi ancora a ottobre: possono essere queste le occasioni utili a realizzare il recupero? Servono informazioni e aggiornamenti chiari: si può conoscere, se esiste, un cronoprogramma sul quale fare affidamento?

Maggioranza e minoranza: “Preoccupanti condizioni del ponte”

Paolo Armellini (Indipendenti), Franco Civallero (FI) e Silvano Enrici (Centro per Cuneo) hanno preso parola nello spazio riservato alla discussione tra consiglieri.

Il collegamento stradale e ferroviario sulla città è, per natura, molto complesso e oneroso e se il ponte dovesse essere chiuso a causa di un pericolo concreto, l’isolamento diventa fisico e reale – ha detto il primo - . La situazione però è seria e non ce ne siamo accorti prima. Serve capire in che stato sia la struttura, che avrebbe richiesto e richiederebbe un monitoraggio costante perché le sollecitazioni attuali non sono quelle degli anni ‘30 in cui è stato costruito. Cosa può fare l’amministrazione oltre a fare la voce grossa e battere i pugni? Far intervenire in commissione ANAS e RFI per un aggiornamento”.

Per quarant’anni sono andato avanti e indietro più volte al giorno su quel ponte e mi considero un uomo fortunato – ha aggiunto Civallero - . La situazione attuale è vergognosa e se quel ponte dovesse essere bloccato sarebbe un danno grave per la città. Possibile che l’ANAS continui, da anni, a trascurare le nostre zone? Inutile arrivare, dopo il disastro, a dire ‘avessimo fatto’: agiamo subito”.

Anche noi della maggioranza abbiamo sollecitato interventi e l’amministrazione si è ogni volta interessata alla tematica – ha concluso Enrici - . La situazione è preoccupante, è vero e peggiora quotidianamente: sono almeno 30 anni che non tocchiamo il ponte. Chiaro che l’assessore non possa intervenire direttamente; sarà un ulteriore sollecito a cui speriamo qualcuno, questa volta, risponda”.

Il Comune cerca un confronto chiarificatore con i due gestori

Serale si è detto pronto ad accogliere l’idea di invitare ANAS e RFI a un confronto in commissione e ha annunciato come nelle settimane di marzo abbia avuto luogo un sopralluogo degli Uffici tecnici comunali e di ANAS con particolare attenzione ai dislivelli presenti sul camminamento, ormai visibili a occhio nudo: “ANAS interverrà il prima possibili per risolvere la situazione, in modo che il transito possa essere concluso nella massima sicurezza, mentre da parte nostra, nelle prossime settimane, verrà realizzata la verifica programmatica dei pali dell’illuminazione pubblica”.

Abbiamo contattato entrambi i soggetti in merito alle chiusure già programmate nel corso dell’anno – ha aggiunto ancora il vicesindaco - . Quelle di aprile-maggio non sono motivate da interventi sul viadotto, e quelli invece che ingenerano la chiusura di ottobre risultano non di carattere strutturale. Con l’incontro in commissione chiariremo la natura degli interventi e la destinazione degli undici milioni di euro derivanti dal Ministero”.

Simone Giraudi

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