Si tornerà a parlare di “quadrilatero” nel Consiglio comunale di Cuneo, ovvero l’area del quartiere Cuneo centro afferente la stazione ferroviaria e le sue immediate vicinanze per alcuni anni al centro del dibattito pubblico e della cronaca cittadina per una particolare recrudescenza delle segnalazioni di disagio, disordine e spaccio di droghe.
“Ora che la situazione pare molto migliorata – si chiedono i consiglieri del gruppo Cuneo per i Beni Comuni – cosa può fare il Comune perché non tornino a generarsi quelle stesse condizioni?”
L’interpellanza presentata da Ugo Sturlese prende le mosse da un intervento della consigliera regionale Giulia Marro nel quale - constatando i miglioramenti ottenuti se pure tardivamente nella parte del quartiere Cuneo Centro afferente alla stazione sia in termini di sviluppo di attività socio-culturali che di repressione del crimini legati allo “spaccio” - esprimeva preoccupazione per il possibile ripetersi di episodi di microcriminalità a opera di una rete facilmente ricostruibile composta da nuovi soggetti, magari dopo un passaggio nei Cpr e da persone dimesse dal carcere senza progetti di reinserimento.
“La Consigliera parte dalla considerazione che la domanda di consumo di sostanze psicoattive (come da dichiarazione del comandante provinciale dei Carabinieri) continua a essere elevata a fronte di una situazione cittadina di carenza di servizi volti alla riduzione del danno (a parte un servizio di due ore la settimana esclusivamente di educatori), e in particolare di una ‘unità di strada’ composta da educatori, personale sanitario e legale” scrive Sturlese nel documento presentato al presidente del Consiglio comunale Marco Vernetti.
Si torna poi a richiedere, come già fatto nel settembre 2022 dalla consigliere Luciana Toselli in un’altra interpellanza, la realizzazione di servizi sanitari e socio-educativi in strada nel contesto di una rigenerazione del quartiere che, necessariamente, veda coinvolti tutti gli attori compresi i cittadini tramite il comitato di quartiere: “Al di là delle risposte date formalizzando un gruppo di lavoro composto dall’assessore al Commercio, da quello alla Polizia Locale, da quello ai Servizi Sociali e da due funzionari si è riconsiderata la validità di un progetto di questo tipo per realizzare interventi di limitazione del danno da sostanze psicoattive?”
L’interpellanza verrà discussa nel corso delle serate di lunedì 26 e martedì 27 maggio.