Coca-Cola HBC Italia, il principale produttore e distributore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Italia, pubblica “Scorre il cambiamento”, il suo 21° Rapporto di Sostenibilità, revisionato da Deloitte & Touche e redatto secondo i parametri di rendicontazione internazionale GRI Standards (Global Reporting Initiative). Da oltre 20 anni l’azienda rendiconta in maniera trasparente i propri progressi, raccontando l’approccio a un business sostenibile per l’ambiente, le persone e le comunità in cui opera.
L’impegno prosegue nel percorso di responsabilità verso il territorio, come dimostrano gli investimenti effettuati nella fabbriche di Roccaforte Mondovì, cuore di Lurisia, e nella fabbrica CCH CircularPET di Gaglianico (Biella): oltre 4 milioni di euro nel 2024 e circa 7.5 milioni nel 2025, per un totale di oltre 11 milioni sul biennio, concentrati in innovazione, sostenibilità e ammodernamenti degli stabilimenti.
“Coca-Cola HBC Italia è stata tra le prime aziende a introdurre il Rapporto di Sostenibilità nel 2004. Crediamo che la crescita del nostro business sia legata a una strategia che garantisca la sostenibilità nella sua triplice accezione: ambientale, sociale ed economica. Una strategia che punti a consolidare lo sviluppo industriale e a favorire l’innovazione e la competitività”, dichiara Giangiacomo Pierini, corporate affairs & sustainability director di Coca-Cola HBC Italia .“Lo stabilimento di Lurisia, brand di acque minerali premium e bibite, e la fabbrica CCH CircularPET di Gaglianico, polo all’avanguardia per la lavorazione della plastica riciclata, sono realtà produttive centrali nelle strategie dell’azienda. Siamo parte integrante del tessuto sociale piemontese e uno dei motori di sviluppo del territorio, anche grazie al lavoro dei nostri colleghi e delle imprese con le quali collaboriamo nella filiera, insieme al rapporto collaborativo con istituzioni e comunità locali”.
La sostenibilità per Coca-Cola si sviluppa in tre direzioni: ambiente, persone e comunità. Tra i progetti rendicontati nel Rapporto che riguardano Coca-Cola HBC Italia, i due stabilimenti e il rapporto con il territorio, insieme ad alcune iniziative in corso.
Negli ultimi anni – spiega l'azienda – lo stabilimento di Lurisia è stato rimodernato con nuovi macchinari e impianti che hanno consentito di efficientare le linee di produzione e di ottimizzare l’uso dell’acqua, anche grazie all’installazione di un nuovo compressore che, attraverso un sistema di raffreddamento efficiente, consente di risparmiare più 2.5 milioni di litri d’acqua in un anno. Questo processo di rinnovamento della fabbrica ha consentito a Lurisia di ottenere nel 2024 alcuni importanti risultati in termini di certificazioni, come la ISO14001, lo standard internazionale che aiuta a ridurre l'impatto ambientale delle attività dello stabilimento; la ISO22001 sulla sicurezza alimentare, per garantire i più elevati standard di qualità dei prodotti (già ottenuta anche dagli altri stabilimenti del Gruppo Coca-Cola HBC), e la ISO 45001 relativa al sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Lo sviluppo dello stabilimento di Lurisia passa anche attraverso l’applicazione di tecnologie innovative nella circolarità degli imballaggi: a partire dal 2025, le bottiglie di acqua Lurisia Bolle e Stille sono al 100% composte da PET riciclato (rPET), a esclusione di tappo ed etichetta. Lurisia Bolle Stille che è stata ufficialmente nominata come l’acqua ufficiale delle Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Infine, per le bibite Lurisia, nel 2024 è stato abbiamo investito nel sostegno della filiera locale, siglando un accordo con Italia Zuccheri-Coprob per coprire il 100% del fabbisogno di zucchero necessario alla produzione delle bibite premium del marchio, come chinotti, gazzose, acque toniche, aranciate e limonate. Unica filiera corta dello zucchero italiano, Italia Zuccheri-Coprob rappresenta una cooperativa di 7.000 aziende agricole (di cui 4.000 associate alla cooperativa) presenti sul territorio nazionale, che gestiscono l’approvvigionamento della materia prima da agricoltura sostenibile certificata e da filiera corta.