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Attualità | 09 dicembre 2025, 16:49

Le Città del Tartufo festeggiano 35 anni e tornano ad Alba, dove tutto ebbe inizio

Assemblea nazionale e convegno nell'ultimo fine settimana della Fiera. La rete conta oggi 92 realtà. Gatto e Cavallo: "Tutelare l'ecosistema per garantire un futuro al tartufo"

Le Città del Tartufo festeggiano 35 anni e tornano ad Alba, dove tutto ebbe inizio

Domenica 7 dicembre Alba ha ospitato l’Assemblea delle Città del Tartufo, in occasione del 35° anniversario della fondazione dell’Associazione Nazionale, proprio nel luogo in cui il sodalizio è stato fondato il 21 ottobre 1990.

Le celebrazioni sono iniziate al mattino nella sala del Consiglio comunale “T. Bubbio” con l’accoglienza dei partecipanti e i saluti del sindaco di Alba Alberto Gatto, del presidente nazionale Città del Tartufo Michele Boscagli, del presidente dell’Ente Fiera di Alba Axel Iberti e del presidente del Centro nazionale Studi Tartufo Antonio Degiacomi. È seguita l’Assemblea straordinaria dell’Associazione, durante la quale sono state ufficializzate le nuove adesioni: 92 le realtà oggi parte della rete, con le ultime iscritte proprio nel corso dell’appuntamento albese. Una ventina di realtà erano presenti fisicamente ad Alba, mentre le altre hanno partecipato tramite videocollegamento.

 

Nel corso dell’Assemblea e del convegno sono stati più volte ricordati Enzo Demaria, primo presidente dell’Associazione e allora sindaco di Alba, promotore – insieme a una decina di città – della costituzione del sodalizio, e Giulio Parusso, primo segretario generale. Un omaggio condiviso che ha sottolineato la lungimiranza della visione originaria.

Nel pomeriggio, in sala Riolfo, si è svolto il convegno “Radici profonde. 35 anni di Città del Tartufo”, che ha visto come ospite Bruno Gambarotta. Dopo i saluti istituzionali, l’incontro si è articolato in due momenti, una prima parte sulla storia del sodalizio e una seconda sulla necessità di tutela l’ambiente tartufigeno.

 

Il sindaco Alberto Gatto e l’assessore all’Agricoltura Roberto Cavallo hanno dichiarato: “Da questa giornata è emersa con forza una consapevolezza condivisa: nonostante le peculiarità di ogni territorio e di ogni tartufo, tutte le nostre comunità sono accomunate dalla necessità di tutelare l’ecosistema affinché il tartufo possa continuare a prosperare. È fondamentale continuare a condividere buone pratiche di gestione ambientale e di promozione turistica, lavorando insieme per garantire un futuro sostenibile a questo patrimonio unico. Vogliamo ringraziare tutte le Città del Tartufo, il Centro nazionale Studi Tartufo e l’Ente Fiera per la collaborazione e l’impegno costante. Solo attraverso un lavoro comune si possono raggiungere risultati importanti come quelli ottenuti negli ultimi anni, tra cui il riconoscimento della “Cerca e cavatura” come patrimonio immateriale dell’Umanità. Il 35° anniversario ci ha ricordato quanto sia essenziale rafforzare questa rete e mantenere vivi i valori che hanno guidato la nascita delle Città del Tartufo”.

cs

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