Sono iniziati questa mattina, a Paesana, i lavori di rimozione delle lastre in amianto che per anni – gli ultimi in condizioni che definire di degrado potrebbe risultare riduttivo – hanno coperto un fatiscente immobile in via Bertaina, posto letteralmente al fianco di una delle strade più “passeggiate” del paese.
I lavori arrivano 13 mesi dopo una specifica ordinanza con la quale il sindaco Mario Anselmo (forte di un parere tecnico espresso dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte) aveva intimato ai tanti proprietari del caseggiato “al fine di garantire la pubblica incolumità, di effettuare un intervento di bonifica entro e non oltre 12 mesi dalla data della valutazione”. Era il 4 giugno 2013.
Due mesi prima c’era stato il sopralluogo dell’Arpa di Cuneo, con prelievo di campioni (presenti un Funzionario dell’ del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Cn1, del responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale ed un rappresentante della proprietà), esaminati i quali l’Agenzia aveva definito “scadente” l’indice di degrado dell’immobile e di conseguenza chiesto al Comune di procedere all’adozione di un provvedimento atto a garantire la tutela dell’incolumità pubblica proprio previa esecuzione di un “intervento di bonifica entro 12 mesi dalla data della valutazione”.
Provvedimenti che poi erano… puntualmente arrivati non prima di una serie infinita di lamentele verbali e di una lunga battaglia condotta proprio da queste colonne. “Preso atto delle segnalazioni pervenute dalla cittadinanza (anche a mezzo stampa) in merito allo stato di degrado in cui versano alcune strutture ubicate nel concentrico del Borgo Santa Margherita di Paesana”, il sindaco Mario Anselmo aveva firmato un’ordinanza contingibile ed urgente di “rimozione e bonifica” della copertura del fabbricato, costituita da lastre di fibrocemento (amianto).
Una storia (finalmente) a lieto fine.