Mondovì: sarà ancora la "I.Tur" a gestire il cineteatro "Baretti"

Parola d'ordine: continuità. Si potrebbe riassumere così la notizia dell'assegnazione quinquennale del cineteatro "Baretti" di Mondovì alla "I.Tur", che aveva già gestito la struttura negli ultimi 18 mesi.

L'associazione monregalese ha superato la concorrenza della società cooperativa "San Paolo", ottenendo il punteggio massimo nella valutazione qualitativa e in quella economica (100 punti complessivi contro i 73,981 raggranellati dal sodalizio secondo classificato) e risultando vincitrice del bando di gara, con accordo a decorrere da martedì 1 settembre sino a lunedì 31 agosto 2020.

Sessanta mesi che saranno regolamentati da una serie di norme già fissate in sede di concorso, al quale venivano ammesse esclusivamente le candidature da parte di soggetti che nell'ultimo triennio avessero svolto attività di gestione di edifici con analoga destinazione d'uso per 30 mesi complessivi, anche non consecutivi, e il cui fatturato globale d'impresa realizzato negli ultimi tre esercizi finanziari fosse pari o superiore a quota 200mila euro.

Con il nuovo contratto, il comune di Mondovì si riserva la possibilità di fruire della sala per iniziative proprie per 90 giorni l'anno, di cui 10 sabati e 5 domeniche serali, e di richiederne un utilizzo ulteriore per sé o per associazioni, corrispondendo un rimborso spese di 250 euro per l'intera giornata, mentre in caso di assenza di pubblico (come si verifica ad esempio in occasione delle prove per gli spettacoli), il rimborso sarà di 30 o 45 euro all'ora, in base all'uso del riscaldamento.

La "I.Tur", dal canto suo, in qualità di concessionario avrà a propria disposizione un numero di utilizzi annuali della sala corrispondente a 220 giorni l'anno e potrà concedere la fruizione dei locali ad altre associazioni, applicando le seguenti tariffe giornaliere: 350 euro senza riscaldamento, 450 euro con riscaldamento.

Infine, è stato reso noto l'importo relativo al canone annuo che il municipio monregalese dovrà versare all'associazione: 13.237,70 euro (IVA esclusa). Ricordiamo che il tetto massimo fissato dal comune era stato individuato in 15.573,77 euro.