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Saluzzese | 02 maggio 2016, 15:01

“Prima di commissariare Casteldelfino Valmaggia intimi a Busca e all’Unione della Valle Varaita di recedere dal convenzionamento oppure si dimetta”

Il sindaco Amorisco: “Noi non siamo inadempienti. Già ai primi di ottobre 2015 avevamo inoltrato la richiesta alla Unione montana del Monviso, quella della Valle Po tanto per intenderci, di convenzionarsi per l’esercizio delle funzioni montane ma è stata la Regione a impedircelo”

Domenico Amorisco

Domenico Amorisco

“L’assessore Alberto Valmaggia, non contento di aver venduto il comune montano di Casteldelfino ai comuni di pianura del Parco fluviale del Po con la recente contestata legge sul Parco del Monviso, ora inventa un’altra “crociata” a danno del paese con la delibera della Giunta Regionale 123 del 18 aprile scorso, inventandosi una inadempienza comunale sulla gestione delle funzioni montane non attivate, secondo il suo parere, con una Unione Montana”.

E’ la dichiarazione a caldo del primo cittadino di Casteldelfino Domenico Amorisco alla notifica in questi ultimi giorni della decisione dell’assessore regionale alla Montagna - il cuneese Alberto Valmaggia appunto - di mandare un commissario a sostituire l’amministrazione comunale casteldelfinese nell’adozione del provvedimento di approvazione della convenzione con l’Unione montana della Valle Varaita.

Interviene ancora Amorisco: “Ma quale inadempienza! Casteldelfino aveva già inoltrato ai primi di ottobre 2015 la richiesta all’Unione montana del Monviso, quella della Valle Po tanto per intenderci, di convenzionarsi per l’esercizio delle funzioni montane ma è stata la Regione a impedirci il convenzionamento perché un’altra delibera della Giunta Regionale di giugno del 2015 stabiliva, a mio avviso in violazione della cosiddetta legge regionale sulla Montagna, che la convenzione poveva essere fatta solo con una Unione montana presente nell’ambito territoriale della soppressa Comunità montana. Per la Regione Piemonte questa Unione era solo quella della Valle Varaita e non anche l’Unione montana del Monviso”.

In effetti Amorisco, a supporto delle tesi di Amorisco,  le cronache hanno riportato in un passato piuttosto recente la notizia di Comuni che pur facendo parte di una Comunità montana si sono convenzionate con una Unione risultante fuori dell’assetto territoriale della Comunità montana di appartenenza.

Il caso più recente è quello di Busca che apparteneva alla Comunità montana Valla Maira ma che ora risulta convenzionata addirittura con l’Unione montana della Valle Varaita.

Un caso sotto al quale Amorisco vede poca (o forse troppa) chiarezza: “Valmaggia ha chiuso gli occhi sul caso di Busca ma procede imperterrito contro Casteldelfino. La differenza è che Busca può contare sul fatto che il  segretario particolare di Valmagia risponde al nome nientepopodimenoche di Luca Gosso ex sindaco di Busca e Casteldelfino è rappresentato da un Amorisco notoriamente inviso ai politici di sinistra che  fra l’altro ha realizzato il Museo ‘Santi del Popolo’ turistico che annualmente si aggira sui 23 mila visitatori”.

E’ inviperito Amorisco. “Non regge il fatto che il convenzionamento di Busca con l’Unione montana Valle Varaita sia antecedente di qualche settimana o mese alla delibera della Giunta proibitiva del convenzionamento fuori dell’ambito territoriale perché quella della Giunta regionale non è una legge che non può essere retroattiva ma solo  una delibera e, come tale, regola anche i casi pregressi che pertanto devono essere sanati. Valmaggia prima di disporre il commissariamento di Casteldellfino doveva  intervenire anche per i casi pregressi diffidando Busca e l’Unione montana Valle Varaita a recedere dall’avvenuto convenzionamento per l’esercizio delle funzioni montane. E poiché mi risulta non lo abbia fatto, Valmaggia farebbe bene a dimettersi e non ad agevolare ulteriormente il suo fido guerriero nelle vesti di segretario particolare Luca Gosso ex sindaco di Busca!”.

R.G.

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