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Politica | 22 dicembre 2016, 11:45

Fuga di cervelli all'estero, Gianna Gancia: "Poletti chieda scusa ai cuneesi emigrati"

La presidente leghista domanda rispetto per i cittadini della Granda residenti all’estero: «I dati della nostra terra fanno riflettere»

Gianna Gancia

Gianna Gancia

"Esiste un dato, nell'analisi della migrazione dei piemontesi all'estero, che dovrebbe indurre più di una riflessione in chi è chiamato a rappresentare il nostro territorio con incarichi decisionali, ma viceversa fa parte di una maggioranza e di un governo il cui ministro al lavoro non trova di meglio da fare che insultare la categoria diretta interessata. Il dato, contenuto a chiare cifre nel dossier 2016 della Fondazione Migrantes, è quello dei cittadini cuneesi iscritti all'Aire, l'anagrafe degli Italiani residenti all'estero: sono ben 49.034, sul totale di oltre 258mila cittadini di origine subalpina, dato aggiornato a inizio 2016. In pratica, quasi un piemontese su cinque oramai oltre confine, in Europa e nel resto del mondo in cerca di lavoro e prospettive, proviene dalla Granda."

A parlare è Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, a commento delle dichiarazioni del ministro Giuliano Poletti sui giovani emigrati italiani.

"Se facciamo, nell'ambito del Nord Ovest, i dovuti paragoni, si tratta di oltre 12mila persone in più del totale dei residenti esteri provenienti dal Comune di Genova, che pure conta una popolazione quasi identica a quella della provincia di Cuneo. Oltre a essere la seconda area provinciale del Piemonte, dopo Torino, per numero di iscritti Aire, è anche la prima della regione per incidenza di donne e di giovani emigrati, rispettivamente il 50,2 e il 25,4 per cento del totale."

"Queste cifre, dietro le quali si trovano storie individuali e familiari di cui pochi o nessuno pare curarsi, pongono interrogativi enormi in capo a chi ha ruoli di governo ai diversi livelli istituzionali, visto che si parla di un fenomeno cresciuto nel corso degli ultimi anni; e in tali casi suonano ancora più assordanti sia il silenzio dei rappresentanti locali, sia l'insulto proferito dal ministro Giuliano Poletti contro chi per necessità, in numero crescente, sta lasciando l'Italia, il Piemonte, la Granda."

"Per questo motivo, a tutela della dignità dei nostri conterranei all'estero, in ragione anche della dimensione del fenomeno migratorio partito dalla nostra Provincia, è senza dubbio auspicabile dal presidente Federico Borgna una dichiarazione che condanni in modo forte e netto le esternazioni del ministro Poletti, le cui scuse postume e patetiche sono la classica toppa peggiorativa."

c.s.

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