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Attualità | 27 marzo 2017, 13:41

“Ci hanno fatto rimuovere due piccoli altoparlanti fuori dal nostro locale, colpa di un regolamento bizzarro e antiquato”

Ci scrivono le titolari di un locale di Cuneo. Il comandante della Polizia municipale Bernardi: “Siamo intervenuti in presenza di un esposto. Il regolamento non è al passo con i tempi e c'è l'intenzione di modificarlo"

Immagine di repertorio

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“Giovedì mattina sono intervenuti i vigili urbani e ci hanno fatto rimuovere due piccoli altoparlanti posti al di fuori delle nostre vetrine, in prossimità della zona in cui installiamo il nostro dehors. Sono stati gentilissimi. Chi li manda, questa volta ha scoperto che la nostra bella città ha un regolamento bizzarro e antiquato in merito alla diffusione di musica verso gli spazi pubblici: in poche parole non è possibile. Sì lo sappiamo che ci sono un sacco di locali che arricchiscono la sosta dei propri clienti con un po' di musica, discreta, mai invadente, come facevamo noi fino a qualche mese fa. Sì perché i nostri altoparlanti sono inattivi dall'inizio di dicembre in seguito alla solita segnalazione”. A scriverci sono le titolari di un locale di Cuneo che lamentano l'applicazione di un regolamento da loro definito “bizzarro e démodé”.

In effetti il regolamento di polizia urbana della città di Cuneo risale agli anni '90 e nell'articolo 22 della sezione 'Spettacoli e trattenimenti' cita: “E’ vietata la collocazione di apparecchi sonori all’esterno dei locali di pubblico spettacolo, di pubblico trattenimento e dei pubblici esercizi in genere, ovvero in cortili, giardini ed altre aree aperte annesse ai locali medesimi. E’ in ogni caso vietata la diffusione di musiche e suoni udibili da chi si trovi all’esterno dei luoghi in cui si svolgono le attività predette”.

“Siamo intervenuti in presenza di un esposto, come da dovere istituzionale – ha commentato il comandante della polizia municipale Davide Bernardi -. Si è trattato di un intervento informativo per spiegare il regolamento che, in effetti, non è al passo con i tempi. Andava bene all'epoca ma attualmente ci sono problemi rilevati in tutte le città. Non a caso è al vaglio la creazione di un nuovo regolamento che prenderebbe spunto da normativa e giurisprudenza più attuali, con un occhio di riguardo alle problematiche della movida. Si tratterebbe di un regolamento interdisciplinare messo in piedi da tutti i settori coinvolti, per non danneggiare le attività e tutelare il cittadino. Siamo ancora in fase embrionale ma conosciamo il problema e c'è l'intenzione di intervenire”.

crm

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