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Attualità | 16 aprile 2017, 18:20

In pericolo l'ufficio di Polizia Postale della Granda: l'appello del SIULP

Riceviamo e pubblichiamo

Foto generica

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Gentile Direttore,

abbiamo appreso che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha diffuso la bozza di riordino della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni. L’ intervento del Siulp al tavolo di confronto ha fatto sì che da 20 uffici salvati dal taglio su tutto il territorio nazionale si sia passati a 49.

Purtroppo per quanto riguarda il Piemonte, verranno conservati solo Torino, Novara e la Valle d’ Aosta.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni rappresenta un efficientissimo apparato di sicurezza e ha garantito assistenza di Polizia Giudiziaria e investigativa ai cittadini che venivano lesi nei propri interessi, nella propria incolumità e dignità personale da parte della criminalità diffusa on line, con tecnologie avanzatissime, nonché per tutti quei reati aberranti legati alla pedopornografica e al terrorismo.

Questa O.S. in questi ultimi anni ha assistito, allibita, a una perseverante e aberrante gestione della sicurezza pubblica, approssimativa ed emergenziale, priva di ogni logica e programmazione, fortemente caratterizzata da una pseudo-razionalizzazione delle risorse improntata meramente su criteri di economicità e flessibilità, a scapito esclusivo del servizio che si vorrebbe e dovrebbe fornire: la sicurezza al cittadino.

In quest'ottica, da tempo, l’amministrazione centrale persevera nel fantasmagorico “Progetto di riorganizzazione degli Uffici periferici della Polizia di Stato", fortemente penalizzante per la professionalità e competenza acquisita dai poliziotti impegnati sul campo attraverso lo stillicidio del depotenziamento, della destrutturazione e della de-professionalizzazione specialistica dell’unica forza di Polizia Civile presente sul territorio nazionale. Progetto sempre osteggiato dai Sindacati ma continuamente riproposto, forse anche a causa di qualche rigurgito militaristico che persevera a destabilizzare la riforma di Polizia.

In questi anni, ciò che “il centro” non è riuscito a ottenere direttamente attraverso l'adozione di provvedimenti amministrativi ha provato a concretizzarlo attraverso un costante taglio alle risorse e agli organici, nel tentativo di far “defungere” d'inedia gli uffici interessati dalla proposta dell’epoca.

La soppressione delle sezioni provinciali di Polizia postale e delle telecomunicazioni prevede il mantenimento di un solo Ufficio nei Capoluoghi di Regione e la chiusura di circa 50 Sezioni Provinciali (dalle 80 attuali) con il conseguente quasi dimezzamento dell’organico, altamente professionalizzati e impegnati nella lotta ai reati informatici e telematici e al contrasto alla pedopornografica e del terrorismo, nonché a fronteggiare lo spregevole fenomeno dello sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile on line, materie queste assegnate in via prioritaria per legge, e per taluni aspetti di competenza esclusiva, a questa Specialità della Polizia di Stato. I professionisti sarebbero costretti a lasciare i loro incarichi per vedersi “riciclare” in ambienti e compiti diversi e generici, a danno di tutta la collettività in generale e di quella delle città di provincia tra le quali Cuneo in particolare.

Progetto paradossale e anacronistico, in quanto, la presenza capillare sul territorio della Specialità, attraverso una ramificazione provinciale, è risultata essere in questi anni un modello vincente, consentendo di conseguire numerosi risultati positivi, riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale, nei confronti di una dilagante criminalità sempre più organizzata e senza scrupoli. Quest’ultima integrata subdolamente nel tessuto sociale, intenta a sfruttare le nuove tecnologie, auspica fortemente che il Dipartimento di P.S abbandoni o ridimensioni tale modello, garantendo loro maggiori possibilità d’impunità.

A fronte di ciò, i carichi di lavoro della Polizia Postale cuneese sono in continuo aumento esponenziale, anche per le richieste provenienti da altri Corpi di Polizia.

Il SIULP con il presente documento auspica il mantenimento della struttura capillare e provinciale degli Uffici della Specialità della Polizia Postale e delle Comunicazioni, nonché ad una sua maggiore riqualificazione attraverso l'individuazione di specifiche competenze nell'attività info investigativa che la stessa è chiamata a compiere nonché al ripianamento degli organici, oggi afflitti da gravi e croniche carenze.

La Segreteriadel SIULP

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