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Saluzzese | 14 giugno 2017, 12:15

Il Comune di Verzuolo si oppone alla rimodulazione del servizio postale: “L’Anci intervenga per rispristinare il recapito quotidiano”

Parla il sindaco Gian Carlo Panero. Contro il criterio della densità di abitanti per chilometro quadrato si era posto in passato anche il ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa

Immagine di repertorio

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Verzuolo si schiera a muso duro contro la situazione che gravita sul servizio postale della città, che da alcuni mesi ha ridotto la consegna delle poste a giorni alterni.

L’Amministrazione guidata dal sindaco Gian Carlo Panero si è rivolta direttamente all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, alla quale ha sottoposto le dinamiche venutesi a creare “dopo le scelte operate dal gruppo Poste Italiane”.

Da alcuni mesi – spiega il sindaco Panero - nel nostro la posta viene consegnata, in buona sostanza, 5 giorni su 14. Ciò comporta un peggioramento del servizio di consegna ai cittadini: pensiamo ai giornali quotidiani ed alle imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni.

Ci pare assurdo e discriminante, rispetto ad altri comuni, la motivazione addotta, ossia l’innovazione tecnologica, e la proporzione ottenuta dal rapporto fra densità e abitanti per chilometro quadrato.

Alcuni giorni fa abbiamo incontrato i funzionari regionali di Poste Italiane i quali ci hanno confermato, purtroppo, l’attuale scelta della Posta”.

Proprio sul criterio della densità di abitanti per chilometro quadrato, in passato, si era opposto fortemente anche Enrico Costa, ministro per gli Affari Regionali, durante un incontro con i sindaci dell’Unione montana del Monviso a Paesana.

Dal canto loro, Poste Italiane sostengono come “la nuova organizzazione sia parte del processo di profonda e più ampia riforma del servizio postale universale in linea con le mutate esigenze della clientela sia in termini di velocità che in termini di frequenza di recapito”.

La consegna della corrispondenza a Verzuolo – aggiungono i responsabili del servizio di recapito - non ha mai subito interruzioni al di là del fisiologico periodo di assestamento che può aver causato qualche rallentamento e di cui ci scusiamo con l’Amministrazione e con la cittadinanza.

Attualmente il servizio di recapito viene svolto regolarmente e non si rilevano giacenze o code di lavorazione. Poste italiane desidera mantenere un dialogo costante con l’amministrazione comunale per l’esame di eventuali segnalazioni o reclami relativi al servizio di consegna della corrispondenza”.

La risoluzione del Parlamento europeo del 15 settembre 2016 e la sesta sezione del Consiglio di Stato del 10 maggio scorso – aggiunge Panero - su ricorso di 8 comuni dell’Emilia Romagna in merito alla chiusura degli Uffici postali possono essere una valida motivazione a sostegno della consegna quotidiana garantendo così il servizio universale.

Pertanto chiediamo ad Anci Piemonte che intervenga formalmente nei confronti di Poste Italiane per far ripristinare il servizio quotidiano”.

 

Nicolò Bertola

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