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Attualità | 03 maggio 2018, 13:40

Rischia di slittare l’apertura del Colle dell’Agnello? La Provincia: “Al momento nulla ancora è stato definito”

Dalla Val Varaita giunge il “grido d’allarme” del sindaco di Casteldelfino Alberto Anello: “La mancata apertura al 1 giugno vorrebbe dire vanificare l’organizzazione che c’è alle spalle e la promozione fatta negli anni da tutti coloro che ci credevano”

Le operazioni di pulizia del Colle dell'Agnello, in un'immagine di repertorio

Le operazioni di pulizia del Colle dell'Agnello, in un'immagine di repertorio

“L’apertura del Colle dell’Agnello non è un vezzo, ma stiamo parlando di economia vissuta e già sperimentata”.

Dalla Valle Varaita, tramite il sindaco di Casteldelfino Alberto Anello, giunge il “grido d’allarme” riguardo possibili ritardi nell’apertura del valico automobilistico che, con i suoi 2748 metri di altitudine, risulta essere il secondo più alto d’Italia, terzo invece a livello europeo.

La data di riapertura al transito, dopo lo stop del periodo invernale, da tempo coincide con il 1 giugno. Servono, però, 15 giorni di lavoro – all’incirca – per lo sgombero neve, ed ecco dunque che i lavori dovrebbero partire all’incirca verso metà maggio.

Quest’anno, stando a quanto ci è stato detto, pare che problemi legati alle coperture economiche dei costi dell’operazione. Una criticità che interesserebbe sia il versante italiano, che quello francese.

Non vorremmo che l’apertura ritardi sino a fine giugno o addirittura inizio luglio. – prosegue Anello – Per la Val Varaita, ma anche per l’intero Saluzzese, l’apertura del Colle rappresenta un punto inderogabile di sviluppo. Quando ero consigliere provinciale, insieme al presidente Gianna Gancia, avevamo strappato ai francesi l’apertura per 4 mesi all’anno. Finchè c’è stato il Giro d’Italia, le cose sono andate bene, ora però notiamo difficoltà generali che possono mettere in crisi la questione”.

Anello, per sua stessa ammissione, si è detto portavoce di Comuni e aziende private, “che hanno programmato la stagione estiva basandosi sul 1 giugno come data di apertura del Colle”.

Il sindaco di Casteldefino parla di “aumenti di fatturato pari al 30% per i negozi, durante l’apertura del Colle” e di un “forte incremento legato al mototurismo, grazie anche al richiamo generato dall’Agnellotreffen (il motoraduno invernale più alto d’Italia: ndr), che ha fatto in modo che il Colle sia diventato una meta di alto livello”.

Ci sarebbero già addirittura appassionati che avrebbero programmato uscite “su due ruote” proprio nei primissimi giorni di giugno. “La mancata apertura vorrebbe dire vanificare l’organizzazione che c’è alle spalle e la promozione fatta negli anni da tutti coloro che ci credevano” dice Anello.

La competenza del valico, sino al confine con la Francia, è in capo alla Provincia di Cuneo.

Il vicepresidente dell’Ente provinciale Flavio Manavella ci ha sottolineato a chiare lettere come “al momento nulla sia ancora stato definito. Quest’anno la neve è molta, e sta nevicando anche in queste ore. I tecnici provinciali responsabili del settore viabilità – aggiunge Manavella – sono in contatto con i colleghi francesi, che hanno analoghe difficoltà, per concordare i tempi di apertura”.

Dall’Alta Valle, Anello continua: “Abbiamo già interpellato parlamentari, cerchiamo di tenere alta l’attenzione sul valico. In un’epoca in cui tutti hanno da tagliare, non vorrei che si decidesse di tagliare proprio sul Colle.

Anzi, sarebbe opportuno stanziare, nei bilanci della Provincia, un capitolo ad hoc per la riapertura di questo valico.

Al tempo stesso, stiamo cercando di programmare un tavolo di confronto che coinvolga anche la Regione e lo Stato centrale per pianificare un discorso sui valichi in Provincia di Cuneo, con lo sguardo rivolto anche al Tenda ed alla Maddalena.

I francesi sicuramente ci valutano come concorrenti in campo turistico. Ma a noi spetta fare la nostra parte, se parliamo d’Europa parliamo anche di passaggio di persone e merci attraverso i valichi”.

Poi, l’ultimo dato: “All’epoca la Provincia di Cuneo aveva commissionato un monitoraggio dei passaggi medi settimanali nel mese di luglio sul Colle dell’Agnello, che si erano attestati a quota 20mila”.

Nicolò Bertola

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