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Attualità | 10 luglio 2018, 21:03

Il Santuario di Vicoforte oggi non potrebbe essere costruito: ecco perché

Se fosse stata progettata negli anni Duemila, la cupola ellittica più grande del mondo non avrebbe mai visto la luce

Il Santuario di Vicoforte oggi non potrebbe essere costruito: ecco perché

È una perla dell'arte barocca, il monumento per antonomasia del Monregalese: eppure il Santuario di Vicoforte, dotato della cupola ellittica più grande dell'intero orbe terracqueo, oggi non potrebbe più essere costruito.

Una rivelazione sconcertante, emersa a margine dell'assemblea annuale di ANCE Cuneo e illustrata da Elena Lovera, presidente del sodalizio provinciale di costruttori edili, che ha raccontato brevemente una porzione di storia dell'edificio: "Il primo pilone rappresentò il voto alla Madonna proprio di un edile, proprietario di una fornace; il cattivo tempo, infatti, impediva la buona cottura dei mattoni necessari per la costruzione del castello di Mondovì ed egli decise di fare un voto alla Madonna per avere il sole. Il miracolo avvenne e immediatamente la voce si diffuse: la devozione portò a Vicoforte numerosi pellegrini, incrementando il commercio, lo sviluppo urbano e le ricchezze, tanto che si realizzò il primo acquedotto del territorio al solo scopo di dissetare i fedeli".

Per quanto concerne la costruzione del Santuario, "i Savoia, dopo varie vicissitudini, affidarono a un giovane architetto locale, il monregalese Francesco Gallo, il completamento dell'opera. Egli aveva soltanto 29 anni e chiamò a lavorare con sé squadre di costruttori e capimastri del territorio".

Proprio qui nasce il problema: se tutto questo fosse accaduto negli anni Duemila, l'opera non avrebbe mai visto la luce. "Con il Codice appalti in vigore oggi - ha spiegato Elena Lovera - sarebbe un vero e proprio delirio; per rispettare i criteri di rotazione, infatti, i Savoia non avrebbero potuto affidare i lavori a Gallo, in quanto aveva già lavorato al progetto della chiesa di Carrù, e neppure invitare alle gare le imprese locali, poiché tutte operanti nelle nostre vallate".

"Pertanto - ha chiosato Lovera - si può con grande probabilità affermare che il Santuario di Vicoforte, una delle opere architettoniche più belle d'Italia, con l'attuale Codice Appalti non sarebbe mai stato realizzato".

Alessandro Nidi

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