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Attualità | 24 luglio 2018, 20:08

Cuneo, affaire movida: l'amministrazione si unisce per calmare i toni, ma rimanda la soluzione "a settembre"

Questa sera (24 luglio) unanimità in consiglio comunale sulla proposta PD, che programma gli sforzi futuri dei diversi attori coinvolti; tanti consiglieri, però, l'hanno definita "fuori tempo massimo"

La cena "1000 luci nel piatto", coinvolta nell'iniziativa #cifermiamosolounminuto

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Un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e condiviso da tutti i gruppi appartenenti al consiglio comunale di Cuneo (più un'interpellanza firmata dai consiglieri di Cuneo per i Beni Comuni): è così che l'amministrazione comunale del capoluogo ha deciso di trattare l'affaire movida, uno dei temi dimostratisi nelle ultime settimane più divisivi in assoluto all'interno della comunità cuneese. 

Ordine del giorno e interpellanza sono stati discussi, insieme, questa sera (24 luglio) nella seconda convocazione dell’ultimo consiglio comunale prima della classica pausa estiva di agosto. 

I due documenti prendono ovviamente le mosse dall’annosa questione delle discrepanze tra l’articolo 22, comma 2 del regolamento di Polizia Municipale e l’articolo 10, comma 2 punto C, di quello comunale che tratta la gestione dei dehors e la possibilità di produrre musica nei vari tipi di evento di cui le diverse zone della città sono protagoniste, specialmente nel periodo estivo.

Nonostante l’ordinanza 713 del 5 settembre 2016 - che cercava di armonizzare i due regolamenti permettendo le emissioni sonore fino alle 00.30 di ogni notte - le confusioni e le interpretazioni un po’ troppo “libere” continuano a fioccare, così come le lamentele di alcuni cittadini. Senza contare che, proprio come riportato sui documenti, proroghe e ordinanze singole non possono certo sperare di risolvere il problema.

Dato lo stato di caos, quindi, il consiglio comunale ha chiesto l’impegno di tre soggetti per cercare di non esasperare ulteriormente gli animi rispetto all’argomento. 

Alle commissioni consiliari è stato chiesto di concordare con le associazioni di categoria e le consulte dei quartieri un piano d’azione contenente le soluzioni più efficaci, così (eventualmente) da riuscire a stilare entro la prossima stagione estiva un regolamento comunale condiviso sul tema; alle associazioni di categoria, di spendersi perché gli esercenti evitino il più possibile di prestare il fianco a lamentele e segnalazioni dei cittadini e, nel caso, di mitigarle con accorgimenti pratici. Al sindaco, infine, di far pervenire alla Regione Piemonte (perché modifichi l’attuale DRG 24/04/09) e ai parlamentari del territorio (perché valutino se spingere per una modifica delle legge nazionale sul rumore) l’intera discussione in oggetto nella serata di oggi. 

Una serie di compromessi, di impegni concreti e di prese di posizione che sul breve periodo puntano certamente a mettere fine alle tante (troppe?) discussioni tra cittadini ed esercenti dell’ultimo periodo. Discussioni che hanno accompagnato anche il consiglio comunale stesso, con alcuni interventi impropri del pubblico presente.

"Le richieste presentate dal Partito Democratico sono logiche e sensate - ha detto Ugo Sturlese, in parte ripreso da Luca Paschiero - ma arrivano in serio ritardo: la maggioranza aveva il dovere di evitare che si generasse questo stato di confusione. Per molto meno altri amministratori, nel recente passato, sono stati fatti allontanare."

Lapidario il commento di Beppe Lauria: "La situazione appare chiara. Come amministrazione l'abbiamo fatta fuori dal vaso, in questa situazione, e ora ci troviamo a votare un ordine del giorno "pacificatore"."

Federico Borgna, che nel suo intervento è partito citando il ritornello di Giudizi Universali di Samuele Bersani: "L'amministrazione comunale non ha potere legislativo sulla questione, anche se mi piacerebbe. Ed è questo l'aspetto da considerare: nessuno può imputarci un cambiamento di direzione oppure una mancanza colpevole, abbiamo fatto ciò che era in nostro potere fino adesso. Non ci fermiamo, però, e la città che immaginiamo dovrà essere viva e accogliente soprattutto per i residenti."

Con 24 voti favorevoli, l’ordine del giorno è stato votato in modo positivo all’unanimità.

s.g.

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