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Attualità | 12 settembre 2018, 11:35

Confagricoltura Piemonte: "Sui boschi basta burocrazia: sollecitiamo i decreti attuativi al Testo Unico"

Enrico Allasia: "In questo momento il mercato è tonico, c’è richiesta di legno e la semplificazione delle regole permetterebbe uno slancio economico importante"

Foto generica

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Occorre dare quanto prima piena attuazione al Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 aprile scorso ma ancora in attesa dell’approvazione dei decreti”.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia interviene sulla questione che interessa da vicino la regione subalpina, prima in Italia per estensione della superficie boschiva. “Siamo in attesa degli undici decreti attuativi che renderebbero fruibili i contenuti del Testo Unico, strumento che dà alle Regioni un quadro di riferimento per la declinazione dei provvedimenti locali e che mira a promuovere una migliore gestione dei boschi sul territorio nazionale. Non dobbiamo dimenticare – evidenzia Allasia – che il migliore sfruttamento delle riserve naturali di legno può rappresentare un’interessante opportunità di sviluppo per il Piemonte”.

Il comparto rappresenta infatti un segmento importante dal punto di vista ambientale ed economico: il 49% del territorio subalpino è montuoso e i boschi coprono 930mila ettari, ovvero il 38% dell’intera superficie regionale, primato italiano per estensione delle foreste. Le province che negli anni hanno registrato un incremento maggiore sono Torino e Alessandria, anche se Cuneo rimane la provincia con più boschi.

Questa particolare conformazione - evidenzia Confagricoltura Piemonte - richiede impegno, manutenzione costante, prevenzione e valorizzazione del patrimonio esistente, anche in considerazione dei cambiamenti climatici e degli eventi atmosferici che possono causare gravi problemi. Lo scorso anno la siccità aveva causato incendi di vaste proporzioni in bassa Val di Susa, in Val Chisone, nel Pinerolese e nel Canavese per la provincia di Torino e nelle valli Varaita e Stura in provincia di Cuneo, per un totale di quasi 10mila ettari bruciati, la maggior parte boscati e per oltre il 30% ricadenti in aree protette.

Come imprenditori - conclude Allasia – auspichiamo uno snellimento della burocrazia a carico delle aziende operanti nel settore. In questo momento il mercato è tonico, c’è richiesta di legno e la semplificazione delle regole permetterebbe uno slancio economico importante.

c.s.

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