/ Eventi

Eventi | 13 luglio 2019, 18:34

Domenica a Sancto Lucio de Coumboscuro si rinnova il Roumiage a la Vierge Adoulourado, l'antico pellegrinaggio benedettino

In occasione del Roumiage, domenica 14 luglio verrà anche inaugurata la mostra “Louénchour – Lontananze” con opere dei due artisti montanari Tino Aime e Sergio Unia

Domenica a Sancto Lucio de Coumboscuro si rinnova il Roumiage a la Vierge Adoulourado, l'antico pellegrinaggio benedettino

C’è chi, generazione dopo generazione, scioglie ogni anno al proprio santuario un antico voto di ringraziamento della famiglia e della comunità. Il coinvolgimento e l’affezione ai luoghi ed i Santi è da sempre sentimento personale nelle terre piemontesi. Date precise, feste di devozione, incontri ai santuari. Così da mille anni e prima ancora, chissà!

Il “Roumiage” pellegrinaggio che domenica 14 luglio si rinnova a Sancto Lucio si rifà anch’esso ad un culto antico alla Vergine Addolorata, portata dai monaci del Puy-en-Velai (centro Francia) istallatisi in valle Grana nel priorato di Santa Maria della Valle e nel vallone di Coumboscuro da più di mille anni.

Domenica 14 luglio avvio con la Messa alle ore 15.00 e quindi “Roumiage – pellegrinaggio” con le soste a piloni. Qui parroci e laici commenteranno i Misteri Gaudiosi. La particolarità dell’incontro è caratterizzato dall’uso delle lingue locali delle valli cuneesi di radice provenzale e pianura piemontese.

Un impegno in piena assonanza con il messaggio di Papa Francesco, diffuso in particolare nel viaggio in Messico: là il Santo Padre ha promosso con forza l’uso delle lingue indigene ed approvato il testo della Bibbia e del Messale nelle lingue delle comunità del Chiapas (Tseltal, Ch’ol e Tsotsil).

In occasione del Roumiage, domenica 14 luglio verrà anche inaugurata la mostra “Louénchour – Lontananze” con opere dei due artisti montanari Tino Aime e Sergio Unia che si incontrano nella terra di Sergio Arneodo. Inaugurazione alle ore 17 al Centro Documentazione provenzale.

È dagli anni settanta che il piccolo centro di Coumboscuro promuove una rassegna d’arte estiva.

Due artisti montanari – Tino Aime (appartenente ad un famiglia di pastori di Roaschia) e Sergio Unia (famiglia contadina della fraz Assunta di Roccaforte Mondovì) propongono al visitatore una scelta di opere tra le più significative in una fitta trama di echi, rimandi, rifrazioni. Così, nel tempo il poeta di Coumboscuro resta un fulgido esempio di armoniosi intrecci culturali tra i popoli della montagna e figura di unione tra i due artisti presenti in mostra.

Tino Aime è il cantore dei silenzi e della gente che abita le altezze. La sua carriera dopoguerra in poi è stato un crescendo che lo ha portato alla notorietà e gli ha permesso di distinguersi per l’originale creazione grafica e illustrativa, sino alla produzione delle “finestre”, dove i quadri sono incorniciati da vere finestre in legno delle baite alpine, creando una profondità ed una aderenza prospettica e paesaggistiche di grande originalità. Sergio

Unia è un artista che rifugge da ogni vacua sperimentazione e conosce bene il saldo e concreto mondo della montagna fatto non solo di paesaggi incantati, ma di dura fatica quotidiana come la sua nel laboratorio per rendere testimonianza alla bellezza. I due artisti sono posti in un continuo dialogo-raffronto scandito in sezioni tematiche: musica, giochi, maternità, acqua, gente nostra, bambini, bambini e animali, leggerezza, eleganza.

La giornata si concluderà con una “marendo se l’ièro”, merenda sull’aia con “pan bagnà”, “somo d’ai” e balli tradizionali.

 

 

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium