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Attualità | 21 gennaio 2020, 20:29

Passaggio Auchan-Conad, Patrizia Manassero: "Offriamo totale sostegno ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali, ma il quadro concreto deve essere chiarito"

Nella serata di oggi (martedì 21 gennaio) la discussione in consiglio comunale; la vicesindaco: "L'incertezza e la preoccupazione sono alte e la mancata espressione dell'Antitrust non migliora certo le cose"

La manifestazione al punto vendita cuneese di Auchan - foto di repertorio

La manifestazione al punto vendita cuneese di Auchan - foto di repertorio

Il trasferimento della catena di supermercati francesi Auchan all'italiana Conad approda nel consiglio comunale di Cuneo: nella serata di oggi (martedì 21 gennaio) l'assemblea ha discusso l'interpellanza di Cuneo Per i Beni Comuni e l'ordine del giorno dei gruppi Cuneo Solidale Democratica e Partito Democratico.

Tre realtà importanti del consiglio comunale, rappresentanti rispettivamente della minoranza e della maggioranza, a dimostrazione della serietà della tematica. Sposata anche dagli altri colleghi consiglieri, che hanno votato all'unanimità il secondo documento.

A presentare le richieste i consiglieri Nello Fierro e Sara Tomatis, che hanno sottolineato la necessità che l'amministrazione si ponga a sostegno dei 147 lavoratori del punto vendita Auchan cuneese – per la maggior parte donne – che vedono a rischio il proprio posto di lavoro. E che dovranno farlo ancora per altri quarantacinque giorni, ovvero la quantità di tempo ulteriore che l'Antitrust, chiamata a esprimersi sul trasferimento Auchan-Conad entro la giornata di ieri (20 gennaio), ha deciso ancora di riservarsi.

Ho avuto un incontro informale con i sindacati non più tardi di ieri mattina, nel quale mi è stata illustrata una situazione a dir poco particolare” ha sottolineato la vicesindaco Patrizia Manassero, chiamata a rispondere all'interpellanza.

Il 17 dicembre  si è aperto al MiSe un tavolo di crisi sulla tematica, che come tutti sanno interessa molti punti vendita e territori in Italia, con un totale di 6mila esuberi prospettati all'inizio e ora ricondotti a 3mila a seguito, probabilmente, di manovre interne. A livello territoriale, però, manca una declinazione concreta, l'incertezza è molta e la mancata pronuncia dell'Antitrust non migliora certo le cose: la preoccupazione, insomma, è altissima”.

Offriamo accompagnamento e vicinanza ai lavoratori coinvolti e ai loro rappresentanti sindacali in vista delle trattative, che probabilmente si terranno in Regione, conseguenti al delinearsi effettivo del quadro – conclude Manassero - . Ma pur nella migliore delle ipotesi, cioè il mantenimento del punto vendita e di tutti i lavoratori, potrebbero esserci ulteriori risvolti drammatici: saremo accanto a loro anche in questo caso”.

simone giraudi

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