Spett. Redazione,
in merito al vostro ottimo recente articolo sul 118 e sull’elevata percentuale di codici bianchi, vorrei riproporre anche in questo contesto le considerazioni che erano state pubblicate già tempo fa su La Stampa, quando si tornava a ventilare la possibilità di graduare l’importo del ticket sugli accessi impropri al Pronto Soccorso in base alle fasce di reddito ed esentandone le fasce estreme di età.
A parte le considerazioni sull’opportunità di basare un ticket su un fisco che consente le sacche di evasione che sappiamo, bisogna riconoscere che il coraggio non appartiene all’attuale classe politica (indifferentemente di destra o di sinistra). Attualmente i ticket sui codici bianchi sono pagati da una minima percentuale degli accessi: basta avere un’esenzione qualsiasi per non pagare un centesimo se ci si presenta in Pronto Soccorso per un foruncolo. E questo è altamente ingiusto e diseducativo.
Basterebbe comportarsi analogamente a quanto avviene per i farmaci: i medicinali in cosiddetta fascia C si pagano integralmente perché di non provata efficacia o di importanza secondaria; lo Stato non può permettersi le assurde concessioni di un passato ormai fortunatamente lontano, quando era “mutuabile” persino la Citrosodina. E questo vale per tutti: indigenti, esenti per reddito o per patologie, invalidi; nessuno escluso. Se vuoi il Tavor, lo paghi. Punto. E’ accettato ormai da anni e nessuno ci trova da ridire.
Un accesso improprio in Pronto Soccorso (il “codice bianco”) è un qualcosa che lo Stato non può permettersi. Ed è un qualcosa che il cittadino non dovrebbe fare, per il bene suo e della collettività. Dunque si decida UNA VOLTA PER TUTTE di far pagare integralmente il ticket – a tutti – senza farsi troppi problemi.
Se non si vuole pagare basta rivolgersi alle numerosissime altre strutture sanitarie in grado di rispondere – assai più adeguatamente di un Pronto Soccorso – alle esigenze del cittadino con patologie non urgenti.
Giorgio Fossati – Busca Medico di Medicina Generale e Collaboratore DEA Ospedale S.Croce Cuneo