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Curiosità | 23 luglio 2012, 09:00

Sanfront, in polemica con il Comune espone in piazza il proprio pane invenduto

Il panettiere si è ritenuto danneggiato dalla (troppo) lunga chiusura al traffico di piazza Statuto, in vista del concerto in programma per la “Serata Granata”

I sacchi di pane invenduto e l'eloquente cartello esposto da Alfredo Meirone (foto Studio Battisti - Sanfront)

I sacchi di pane invenduto e l'eloquente cartello esposto da Alfredo Meirone (foto Studio Battisti - Sanfront)

E’ ancora una volta il pallone la causa dei mal di pancia dell’Amministrazione Comunale di Sanfront.

Dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi dall’esposizione dei cartelli di piazza Ferrero e di piazza De Caroli con la scritta “E’ severamente vietato giocare a pallone”, questa volta è la “Serata Granata” (Sanfront ospita la “scuola calcio” del Torino) di venerdì scorso a rischiare di lacerare i rapporti fra il Palazzo e la popolazione.

Per prevenire ed eliminare qualunque pericolo esistente la pubblica sicurezza durante il previsto concerto (serale) ed il montaggio e lo smontaggio del palco, il sindaco Roberto Moine aveva emesso un’ordinanza che vietava la sosta e la circolazione veicolare in entrambi i sensi di marcia nel tratto di piazza Statuto compreso tra il Palazzo Comunale e via Fiume dalle 8 alle 24 di venerdì 20 e dalla mezzanotte alle 13 di sabato 21 (e lungo un tratto di corso Marconi e corso Vittorio Veneto dalle 20 di giovedì 20 alle 2 di sabato notte).

Un provvedimento inoppugnabile. Un atto dovuto. E necessario. Forse, però, un “tantino” troppo esteso nel tempo e senza tenere forse nella dovuta considerazione i danni che una così prolungata chiusura al traffico avrebbe potuto provocare alle attività commerciali contenute all’interno del perimetro della zona “off limits”. Cosa che peraltro si è puntualmente verificata.

E così il panettiere Alfredo Meirone ritrovatosi a fine giornata con tantissimo pane invenduto, ha pensato bene di rendere pubblico a tutti il proprio malcontento: esponendo davanti al suo negozio una serie di sacchi di carta pieni di pane ed in vetrina l’eloquente cartello ripreso dalla foto.

Curiosità nella curiosità: il mattino successivo di quei sacchi di pane ne erano rimasti soltanto due e su uno di essi qualcuno aveva pensato bene di esprimere i propri personalissimi complimenti all’arrabbiato panettiere: “Sei un grande!”.

Walter Alberto

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