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Sanità | 11 dicembre 2013, 07:00

Cos'è l'ortopedia pediatrica?

Cos'è l'ortopedia pediatrica?

Lo chiediamo al dott. Giorgio Marrè Brunenghi, dal 1989 Ortopedico e Dirigente Medico di I livello presso l’Istituto Giannina Gaslini di Genova, ospedale pediatrico noto in Italia e nel mondo. Il dott. Marrè Brunenghi, nato nel 1960, si è laureato a Genova nel 1985 e specializzato in Ortopedia a Milano nel 1990. Egli ha dedicato tutta la sua vita lavorativa all’Ortopedia Pediatrica: è, infatti, entrato nella Divisione di Ortopedia dell’Istituto Gaslini, quale studente volontario, già nel 1984, quando era al V anno del Corso di Medicina e Chirurgia, crescendoci quindi dentro dal punto di vista professionale. In questi anni ha potuto dedicarsi all’apprendimento di tutti i problemi di Ortopedia pediatrica, dedicandosi particolarmente al trattamento delle patologie dell’anca, alle Paralisi Cerebrali Infantili ed all’allungamento degli arti.

 

Dottore che differenza c’è tra l’Ortopedia per adulti e l’Ortopedia pediatrica?

La vera Ortopedia è pediatrica. La parola “Ortopedia”, infatti deriva dal greco e si traduce in “bambino dritto”. Inoltre non è vero, come spesso si crede, che occuparsi di bambini sia come trattare con dei piccoli adulti. Le due branche sono completamente diverse. All’inizio della vita il bimbo cresce e si forma: l’ortopedico pediatrico ha quindi il compito di controllare la sua crescita ed intervenire quando questa non avviene correttamente. Le deformità congenite (come per esempio il Piede Torto o la Displasia dell’Anca) così come quelle acquisite (scoliosi, piede piatto, paralisi cerebrali infantili) tendono a peggiorare, perché la crescita non fa altro che ingigantire questi problemi. Per altri versi la crescita invece aiuta. Per esempio nella traumatologia pediatrica sono tollerate deformità residue che nell’adulto sono assolutamente proibite: il rimodellamento osseo conseguente all’accrescimento corregge molti problemi, rendendo così non solo inutili, ma anche controindicati, trattamenti troppo invasivi. Anche dal punto di vista umano le cose sono completamente differenti. L’Ortopedico pediatrico ha a che fare con un paziente che spesso non sa o non può esprimere i suoi problemi: in questi casi è necessario conoscere i modi di espressione, diversi dalla parola, che aiutano a fare la diagnosi corretta. La presenza dei genitori, inoltre, a volte aiuta, mentre altre è di ostacolo alla comprensione ed al trattamento. Vi sono anche i problemi, sempre più presenti, connessi ad eventuali separazioni dei genitori od a gelosie con i fratelli che creano patologie, legate alla psiche, che simulano molto da vicino la realtà, rendendo la diagnosi sempre molto complessa. In compenso a tutto ciò vi è l’immediatezza e la spontaneità di molti bambini: non c’è niente di più bello della gioia di un bambino guarito o di un genitore contento per il cambiamento ottenuto dopo molti sacrifici.

 

Quali sono le malattie o deformità di più frequente riscontro?

I problemi cambiano con l’età. Nel neonato e nel bambino fino al I anno di vita sono più frequenti i problemi malformativi come piede torto (in tutte le sue varianti)e la displasia dell’anca. Nei successivi cinque anni prevalgono le patologie acquisite quali piede piatto, ginocchio valgo, le paralisi cerebrali infantili e le infiammazioni articolari. Gli ultimi anni dell’età pediatrica sono gravati da problemi, sempre acquisiti, quali scoliosi, epifisiolisi, osteocondrosi (cioè le alterazioni della crescita dell’osso). Vi è poi una differenza anche secondo le regioni. Per esempio a Genova vedo molte displasie delle anche e poche scoliosi, mentre qui nel cuneese è esattamente l’opposto: le scoliosi sono numerose e si presentano più precocemente della solita età adolescenziale.

 

Qual è, secondo lei, la frequenza corretta dei controlli ortopedici del bambino?

E’ importante che il bimbo sia principalmente seguito dal Pediatra di base. Sarà lui che, in base ai suoi riscontri, invierà il bimbo al controllo specialistico. Indicativamente, comunque, il controllo ortopedico deve essere fatto ogni 1-2 anni a seconda dell’età. Ovviamente se sono presenti patologie ortopediche i controlli potranno essere più frequenti.

 

A cura del Dott. Giorgio Marrè Brunenghi Dirigente Medico Gaslini di Genova – c/o Centtro Medico Salucom di Savigliano – 0172 21992

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