“Per fortuna ci pensano i nostri vicini francesi a contenere il lupo in alta quota, sui terreni di confine. Gli allevatori cuneesi li ringraziano per il loro lavoro di contenimento, mentre qui da noi continuiamo a discutere su quali siano le misure da adottare e a farne le spese sono i nostri pastori e i malgari. Sulle Alpi Marittime francesi gli attacchi negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiati e sul versante italiano il numero è in costante ed esponenziale crescita”. Così Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, commenta la notizia dell’ultima uccisione di un lupo sul versante francese delle Alpi Marittime.
L’episodio è di qualche giorno fa sulle montagne di Roubion, dove un lupo maschio di 31 chili è stato abbattuto dai cacciatori francesi autorizzati dalla prefettura delle Alpi Marittime per limitare i danni alle greggi e mandrie che subiscono attacchi da lupi.
Salgono così a nove gli esemplari del predatore abbattuti da inizio settembre. Sull’argomento la Confagricoltura di Cuneo, da sempre attenta alle problematiche legate alla gestione della fauna selvatica, ha più volte rimarcato la necessità di mettere in atto sistemi alternativi rispetto a quelli in vigore, visti gli scarsi risultati ottenuti in questi anni.















