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Attualità | 24 gennaio 2015, 10:00

L’obbligo di fatturazione elettronica alla PA avrà impatti positivi, ma complessi

Affollato incontro a Cuneo in vista dell’ormai prossima estensione del nuovo sistema

L’obbligo di fatturazione elettronica alla PA avrà impatti positivi, ma complessi

“L’obbligo di fatturazione elettronica che dal 31 marzo prossimo si estenderà a tutta la Pubblica Amministrazione avrà impatti crediamo positivi, ma anche complessi da gestire per le aziende. Se sarà senza dubbio importante nell’ottica di ammodernamento dello Stato, è anche vero che andrà ad interessare circa due milioni di aziende, per oltre 60 milioni di documenti e una movimentazione di 130 miliardi di euro l’anno. Il politecnico di Milano ha stimato un risparmio di 500 milioni di euro per le aziende fornitrici della PA, che se fosse affiancato da una generalizzazione dei pagamenti elettronici porterebbe ad un risparmio del sistema BtoB di 4 miliardi di euro”.

È stato questo il messaggio con cui il presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, ha motivato l’importanza del seminario “Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione” che si è svolto venerdì 23 gennaio nella sede dell’associazione degli industriali cuneesi.

Di fronte a una platea numerosa e interessata di imprenditori e addetti alla contabilità aziendale l’incontro è proseguito con l’intervento di Sergio Blengini, presidente della Sezione ICT di Confindustria Cuneo, che ha sottolineato: “Questa misura è in vigore ormai dal 6 giugno scorso, ma dopo alcuni dubbi iniziali il mondo ICT è ora pronto per supportare a livello tecnico le aziende in questa nuova avventura. Eravamo convinti potesse portare un miglioramento nei tempi di pagamento, ma ad oggi purtroppo le aspettative sono state disattese”.

Il seminario si poneva l’obiettivo di illustrare il quadro normativo e i dubbi che ancora permangono riguardo l’ormai prossima estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica verso gli enti territoriali della Pubblica Amministrazione, come i Comuni e le Province.

A chiarire meglio i meccanismi di questa importante novità per le realtà produttive ci hanno pensato dapprima Lucia Pace e Raffaele Corso (Area Politiche fiscali e Credito e Finanza di Confindustria) che hanno illustrato tecnicamente in che modo le imprese fornitrici di beni o servizi potranno fatturare i pagamenti alla PA. Gli interessati, infatti, non invieranno più i documenti di pagamento alla singola amministrazione, ma a un sistema di interscambio che dopo aver fatto i controlli formali invierà le fatture alle PA clienti, che a loro volta notificheranno l’avvenuta accettazione o il rifiuto della fattura. Le aziende potranno avvalersi di intermediari per la trasmissione e archiviazione delle fatture elettroniche. Diverse tuttavia le criticità applicative che sono state passate in rassegna così come i profili giuridici e fiscali connessi. A Guido Trepella (esperto ICT), poi, è toccato il compito di parlare delle possibili soluzioni operative. A seguire Fabio Aimar, Responsabile S. C. Bilancio e Contabilità dell’Asl CN 1, ha spiegato come l’Azienda sanitaria locale si è attrezzata per gestire questo importante cambiamento nei rapporti con le aziende fornitrici, mentre, in conclusione, Michele D'Ambrosio (Area Innovazione ed Education di Confindustria) ha fornito ai presenti un quadro delle possibilità offerte dai voucher ICT, fino a 10mila euro ciascuno, introdotti dal decreto Destinazione Italia.

cs

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