Secondo le stime ufficiali dell'Unicef in Africa muoiono ogni anno 4 milioni e mezzo di bambini al di sotto dei sei anni di età, uno ogni sette secondi. Sono dei numeri che non possono lasciarci indifferenti. Papa Giovanni Paolo II nel 2004 l'aveva definita “la strage degli innocenti”.
E non possiamo neanche dire “ma io non posso farci niente...” perchè non è cosi. In tutto il mondo operano tantissime associazioni di volontariato serie, serissime, all'interno delle quali uomini e donne di buona volontà portano avanti dei progetti di sostegno per assicurare una vita dignitosa a chi è in difficoltà. A volte, con poco sforzo, contribuendo all'impegno di questi volontari e dei missionari, possiamo essere di fondamentale aiuto per salvare realmente una giovane vita.
Per adottare ad esempio un bambino a distanza in Etiopia, bastano 15 euro al mese, 50 centesimi al giorno. Probabilmente per molti di noi 50 centesimi sono poca cosa, il più delle volte una piccola rinuncia. Per questi bambini invece sono tutta la vita! 50 centesimi al giorno sono sufficienti per garantirgli le cure mediche di base, un pasto caldo giornaliero e l'istruzione. Il vescovo della diocesi di Endibir, Monsignor Mosè, cui sono state affidate le verifiche degli aiuti, ha constatato che dove arriva l'adozione a distanza la mortalità infantile scende dal 60% al 6%, un valore che rende chiaro quanto è efficace un contributo mensile di 15 euro e che conta più di mille parole.
Il CAE, Centro Aiuti per l'Etiopia Onlus, opera senza scopo di lucro da più 30 anni in Etiopia in collaborazione con diversi ordini religiosi tra i quali i Frati Cappuccini, le Suore Orsoline, le Suore Francescane, le Suore di S.Anna ed altri, in progetti di cooperazione e di aiuto alla popolazione, quali la costruzione di ospedali, scuole, case di accoglienza, orfanotrofi, pozzi e in numerosissime altre opere, quali il rilancio dell'agricoltura. L'Etiopia è uno dei 10 paesi più poveri al mondo, dove guerre e carestie continuano a segnare profondamente la vita e a morire sono prima di tutto i bambini. In questo paese distrutto da fame e malattie, i frati e le suore gestiscono oltre 80 missioni, nelle quali ogni mattina vengono accolti oltre 35.000 bambini poverissimi, che hanno tutti una famiglia e che non sono orfani; grazie all’aiuto dall’Italia con il sostegno a distanza possono frequentare la scuola, avere un pasto, avere del vestiario e l’assistenza medica, in particolare i vaccini.
I genitori di questi bambini sperano nell'aiuto a distanza come unica possibilità per garantire loro un futuro. Tutto il denaro che viene raccolto, tra l'altro deducibile o detraibile fiscalmente, arriva effettivamente a destinazione, perchè l'associazione onlus CAE ha spese di gestione bassissime in quanto è in gran parte basata sul volontariato.
Anche a Cuneo è operativo un gruppo di persone che si impegna attivamente per le adozioni a distanza. Per maggiori informazioni: Sandro (348/5204551), Cristina (335/8091651) oppure www.facebook.com/caecuneo e www.centroaiutietiopia.it












