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Curiosità | 06 aprile 2015, 15:46

Neive è decimo nella classifica dei Borghi pù belli d'Italia

Grande risultato per il paese patrimonio Unesco, nella sfida organizzata dall'Associazione dei comuni italiani e documentata dalla trasmissione "Alle falde del Kilimangiaro"

Neive su Rai Tre

Neive su Rai Tre

Il Borgo di Neive è arrivato decimo nella classifica dei borghi più belli d’Italia.

Un altro importante riconoscimento per il piccolo comune, patrimonio dell’umanità – Unesco, come tutte le colline di Langa, che in questi ultimi mesi è stato alla ribalta dei media nazionali proprio per questa sfida tra i migliori territori italiani.

Il programma televisivo "Alle falde del Kilimangiaro" ha lanciato una sfida tra venti bellissimi borghi d’Italia e dal  23 febbraio fino a domenica 22 marzo, si è votato per eleggere il Borgo dei Borghi.

Venti borghi, uno per ogni regione, si sono così contesi il giudizio degli utenti web e in queste ore sono stati resi noti i risultati: Neive si è piazzato a metà classifica.

In questa giornata di Pasquetta, potrebbe essere un motivo in più per visitare un paese di Langa, con circa 3mila e 400 abitanti, che deve il proprio nome a una nobile famiglia romana, la gens Naevia, della quale fu possedimento.

Il suo centro storico conserva un impianto medievale, fatto di stradine acciottolate che salgono verso la Torre dell'Orologio e di eleganti palazzi in cotto. È stato inserito nel club de "I Borghi più belli d'Italia"  creato della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (Anci).

È il paese natale di uno dei più grandi scrittori italiani di epica contadina, Franco Piccinelli, autore di oltre 40 libri, tra romanzi e poesie, la maggior parte ambientati proprio nelle Langhe.

Dall'alto del borgo si ha un'ampia vista delle colline circostanti coltivate a vite, nfatti è zona di produzione di grandi vini Doc e Docg.http://it.wikipedia.org/wiki/Denominazione_di_origine_controllata_e_garantita

La dimora più antica del borgo è Casa Cotto, risalente agli inizi del XIII secolo. Era una casa-forte appartenente a una ricca famiglia di banchieri. Aveva anche una torretta, ora tagliata. Presenta pregevoli soffitti e caminetti d’epoca e durante i restauri sono stati rinvenuti nell’archivolto della porta d’ingresso mattoni di epoca romana. Il centro storico conserva un impianto medievale che si addensa nella parte alta, dove rimangono alcune vestigia del ricettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ricetto, anche se l’antico castello andò precocemente distrutto nel 1276http://it.wikipedia.org/wiki/1276, nel corso di una delle tante guerre tra i Comuni di Asti ed Albahttp://it.wikipedia.org/wiki/Alba_%28Italia%29. Il cuore del borgo è rappresentato da Piazza Italia: quasi un salotto del SEttecento.

Inutile parlare dell'offerta enogastronomica, più che ottima come in tutte le colline di Langa.

NaMur

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